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6 Agosto 2023 - 16:09Non ce l’ha fatta la 61enne Iris Setti, morta in ospedale per la gravità delle botte ricevute da un 40enne nigeriano senza fissa dimora che l’ha aggredita al parco Nikolajevka a Rovereto, in provincia di Trento, la sera di sabato 5 agosto.
Omicidio Iris Setti, il senza fissa dimora si è avventato sulla 61enne al parco Nikolajevka
L’episodio si è verificato intorno alle 22:30 quando l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, si è avventato sulla vittima che stava rientrando a casa per assistere l’anziana madre malata che vive sul Lungo Leno. A dare l’allarme sono stati alcuni inquilini del condominio Europa che hanno sentito le urla della donna e, dalle finestre, hanno visto la vittima a terra con i pantaloni abbassati e l’aggressore sopra di lei che la colpiva in faccia.
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All’arrivo dei carabinieri, l’uomo si era già dileguato. É stato rintracciato pochi minuti dopo in via delle Maioliche. Per fermarlo i carabinieri hanno dovuto usare il taser dato che era in uno stato confusionario, con tutta probabilità per aver assunto alcol. Arrestato per omicidio, è stato trasferito in carcere. Le indagini sono condotte dal pm Fabrizio De Angelis. Da comprendere se il senza fissa dimora si sia avventato su Iris Setti per una rapina o per violentarla, l’ipotesi al momento più accreditata viste le condizioni in cui è stata rinvenuta la 61enne.
La vittima è stata trovata con il pantalone abbassato, necessario il taser per fermare il 40enne
Il 40enne, noto in città per diversi atti molesti, un anno fa (il 21 agosto) aggredì passanti e carabinieri in via Benacense, a Rovereto, seminando il panico tra i passanti. Successivamente entrò in un locale e minacciò con il collo di una bottiglie i clienti per poi prendersela con le vetture in sosta danneggiando anche un’auto dei carabinieri. Nella circostanza tentò di aggredire un ciclista che reagì e riuscì ad allontanarsi.
Un anno fa scatenò il caos in via Benacense
“Il dolore della comunità è fortissimo. C’era stato un precedente: dobbiamo capire se quanto accaduto poteva essere evitato. Non c’entra il luogo in cui è successo il delitto o l’orario ma lo stato di salute della persona che era conosciuta” – ha riferito Francesco Valduga, sindaco di Rovereto e candidato per il centrosinistra alle elezioni provinciali del Trentino.