Maria Santovito ,Diana De Marchi ed Erla GazineMaria Santovito ,Diana De Marchi ed Erla Gazine

Un incontro esclusivo di glamour, multiculturalità e solidarietà

Sabato 8 marzo 2025, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, il PARCO Center di Milano ha ospitato la prima edizione di “La nostra bandiera, la nostra voce”, un evento esclusivo che ha unito glamour, multiculturalità e solidarietà per celebrare il talento, la forza e il ruolo fondamentale delle donne nella società. L’iniziativa ha riscosso un enorme consenso, consolidando il suo ruolo di piattaforma per valorizzare il contributo femminile in ambito culturale, sociale e lavorativo.

La sinergia tra creatività e imprenditorialità

L’evento, condotto con carisma dalla giornalista e opinionista Ketty Carraffa, è nato dalla collaborazione tra due figure di spicco del mondo della moda:

  • Erla Gazine , titolare e designer del marchio ERLA Made in Italy,
  • Maria Santovito , imprenditrice e fashion designer del brand SK&MS Design.

Questa sinergia ha permesso di creare un ambiente di confronto interculturale, dove arte, moda e tradizioni si fondono per dare vita a progetti innovativi. Il PARCO Center, grazie alla collaborazione con Erla Gazine, ha messo a disposizione il proprio prestigioso spazio, dimostrando un impegno concreto nella promozione del dialogo interculturale e nella valorizzazione dei valori unificanti dell’arte e della moda.

Successo per l'evento dedicato alle donne svoltosi a Milano
Successo per l’evento dedicato alle donne svoltosi a Milano

I Pilastri dell’Evento: Moda, Arte e Confronto

L’evento si è articolato in tre grandi sezioni, ciascuna studiata per celebrare il ruolo della donna attraverso diverse forme espressive:

Défilé Multiculturale:
Una sfilata emozionante che ha visto protagoniste donne provenienti da tutto il mondo, le quali hanno indossato abiti tradizionali e creazioni contemporanee. In mano, una rosa gigante creata da LaPetalaia ha rappresentato il simbolo della resilienza, mentre la coreografa Vanda Bonagura ha diretto la sfilata, rendendo omaggio alla diversità culturale.

Moda e Arte: Un Connubio di Talento Internazionale:
Questa sezione ha celebrato lo stile e l’arte come strumenti di trasmissione di valori universali. Tra le creazioni più apprezzate, spicca l’opera “Fiorire per non sfiorire”, un abito-scultura indossato da Chiara Cappellari e realizzato da Marzia Fappani (LaPetalaia) in collaborazione con Vjollka Bregu e Flavia Hair Salon. L’abito, interamente composto da petali di rose bianche, ha simboleggiato la purezza, la forza e l’eleganza senza tempo della donna, mentre il make-up soft glam e un’acconciatura arricchita da farfalle colorate hanno sottolineato il messaggio di speranza e trasformazione.

Talk Show: Voci di Donne che Fanno la Differenza:
Un momento di confronto e ispirazione condotto da Carlo Faricciotti, Direttore del settimanale VISTO, che ha visto la partecipazione di figure di spicco come Diana De Marchi, Edna Lopes, Lorena Tapia Nunez, Ketty Carraffa, Nuurha Ahmed, Giovanna Asonte, Isa Maggi, Antonia Jean ed Eicha Sall. Questi incontri hanno offerto testimonianze di esperienze e successi, rafforzando l’idea che il protagonismo femminile è un pilastro per il progresso sociale e culturale.

Un impegno per il futuro e il dialogo interculturale

LA NOSTRA BANDIERA, LA NOSTRA VOCE ” non è stato solo un evento, ma un’opportunità per creare una solida rete tra donne di cultura diversa, gettando le basi per future collaborazioni e iniziative. Il progetto ha ribadito che l’8 marzo non è semplicemente una festa, ma un momento per discutere di pari opportunità, giustizia sociale, rispetto, lotta contro la violenza e le disuguaglianze, garantendo a tutte le donne una vita dignitosa, senza paura e senza limiti.

In contemporanea, dalla città di Maputo, capitale del Mozambico, si è tenuto l’evento collegato “ Quando le donne si uniscono, avviene la trasformazione (sii una voce e non un eco)”, organizzato da Erla Gazine e Luisa Mboana. Durante l’incontro, le partecipanti hanno discusso le difficoltà reali che le donne africane affrontano, culminando in una sfilata emozionante con quindici lavoratrici del mercato di Maputo vestite dal noto stilista mozambicano Pinto Musica, offrendo loro un “giorno da regine” e un messaggio di riconoscenza e unicità.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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