Manuela Bianchi e Dassilva faccia a faccia durante l'incidente probatorioManuela Bianchi e Dassilva faccia a faccia durante l'incidente probatorio

Dopo quasi 30 ore di interrogatorio il Gip ha deciso di togliere il separé ed ha chiesto a Manuela Bianchi se conferma le accuse rivolte a Louis Dassilva nell’ultimo interrogatorio. I due si sono guardati negli occhi con la nuora di Pierina Paganelli che ha confermato l’ultima versione fornita.

Il faccia a faccia con Manuela Bianchi, la freddezza di Louis Dassilva

Dall’altra parte il 34enne non si è minimamente scomposto davanti allo sguardo di Manuela che con decisione avrebbe ribadito le accuse nei confronti dell’uomo definito il “grande amore” della sua vita. Un incidente probatorio durato tre giorni, durante le quali Manuela Bianchi ha raccontato al gip Vinicio Cantarini la sua versione in merito alla morte di Pierina Paganelli, la testimone di Geova di 78 anni uccisa a Rimini, nel condominio in cui abitava, il 4 ottobre 2023.

Assistita dallo studio legale Barzan e dall’ex comandante Luciano Garofano, Bianchi ha abbandonato l’aula nella tarda serata di ieri dopo aver risposto ad una lunga serie di domande e aver incrociato lo sguardo di Louis Dassilva, presente presso il Tribunale di Rimini: il senegalese, ex amante della Bianchi, è stato a lungo l’unico indagato per la morte della 78enne. Ipotesi di reato per cui è trattenuto in carcere dallo scorso luglio, anche se la sua posizione potrebbe essere rivista a breve proprio in seguito alla valutazione che il giudice darà in merito alle dichiarazioni rilasciate dalla donna.

I legali del senegalese: ‘Soddisfatti dell’incidente probatorio’

Nel frattempo gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, legali di Dassilva, all’Adnkronos si dichiarano ”soddisfatti dell’esito dell’incidente probatorio inerente alla figura di Manuela Bianchi“. La difesa ritiene ”prematura qualsiasi valutazione in merito all’istanza di scarcerazione” presentata da Fabbri e Guidi a favore del proprio assistito. Ora le parti potranno fornire al giudice Cantarini eventuale nuova documentazione e per depositare una memoria conclusiva. Per questo, specificano gli avvocati di Dassilva, ”anticipare ora, anche parzialmente, il contenuto delle argomentazioni che verranno svolte nelle proprie osservazioni porterebbe a pregiudicare la difesa del nostro assistito”.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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