Shiva a Le IeneShiva a Le Iene

La detenzione ai domiciliari e l’incontro con Le Iene

Dopo mesi trascorsi ai domiciliari, Shiva — al secolo Andrea Arrigoni — ha raccontato la sua esperienza in un’intervista esclusiva (completata dopo 6 mesi) con Nicolò De Vitiis de Le Iene. Il trapper milanese, coinvolto in una vicenda giudiziaria complessa, ha mostrato il lato più intimo della sua vita, tra riflessioni sul passato e progetti per il futuro.

Durante i due giorni trascorsi con Shiva, De Vitiis ha “esplorato” il suo appartamento nel cuore di Milano, dove il lusso si mescola con i segni della vita quotidiana. Un orologio da 210mila euro, gioielli e capi d’abbigliamento di valore riflettono un successo costruito nel tempo, ma anche il prezzo pagato per gli errori commessi. “Ho dovuto difendere i miei affari, la mia musica. Tutto è nato da loro che volevano ottenere successo da questa cosa qui”.

La sparatoria e il processo

L’episodio cruciale della vita recente di Shiva risale al luglio 2023, quando, coinvolto in una faida tra rapper, reagì a un’aggressione esplodendo alcuni colpi d’arma da fuoco. “É successo tutto in pochi secondi. Non è vero che sono tornato a casa per prendere la pistola, l’avevo in zaino perché mi sentivo minacciato. Non ho fatto un tentato omicidio, ho fatto una scelta consapevole” – ha dichiarato il trapper, cercando di spiegare le ragioni di quel gesto. La condanna iniziale a sei anni e mezzo è stata poi ridotta in appello a quattro anni e sette mesi, con l’attenuazione delle misure cautelari (per 4 mesi è stato in carcere a San Vittore).

“Ho accettato la pena per andare avanti, per mio figlio e per la musica. É nato quando ero dentro, l’ho saputo facendomi fare i fuochi d’artificio” – ha spiegato Shiva, sottolineando come il compromesso accettato non sia stato vissuto come una vittoria. La scarcerazione ha segnato per lui un nuovo inizio, simboleggiato dal messaggio “Free Shiva” diffuso sui social.

La nuova vita e i progetti futuri

La libertà ritrovata ha permesso al rapper di riprendere contatto con la sua musica e la sua famiglia. Accanto alla compagna Laura Maisano e al figlio Draco, nato mentre Shiva era detenuto, l’artista cerca ora di ricostruire un equilibrio. “Voglio solo fare musica, il resto non mi interessa più,” ha confessato, ribadendo la volontà di lasciarsi alle spalle i conflitti del passato.

Tra un ritorno in studio e le prove per il prossimo tour “Angels & Demons Arena Tour” previsto per giugno, Shiva riflette su come la musica abbia rappresentato per lui una via di salvezza e di riscatto. Il futuro appare incerto, ma il desiderio di rimettersi in gioco sembra prevalere su ogni altra cosa.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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