Alberto StasiAlberto Stasi condannato per l'omicidio di Chiara Poggi

Da nove anni Le Iene seguono il caso di Garlasco senza mai abbandonare l’ipotesi che ci possa essere stato un errore nel condannare come responsabile dell’omicidio di Chiara Poggi, Alberto Stasi, suo fidanzato all’epoca dei fatti.

Chiara Poggi, misterioso supertestimone a Le Iene: ‘Lo faccio per lei’

Il fidanzato di Chiara Poggi ha quasi finito di scontare la pena ma negli ultimi giorni c’è stato uno sviluppo con Andrea Sempio che è stato iscritto al registro degli indagati e si è sottoposto al test del DNA dopo aver manifestato stupore per la decisione Procura di riaprire il caso. Il 38enne è legato da un solido rapporto di amicizia con Marco Poggi.

Due giorni fa Le Iene hanno incontrato un supertestimone che, dopo 18 anni di silenzio, ha deciso di raccontare la sua versione su ciò che sarebbe accaduto il giorno del delitto. L’uomo ha scelto di parlare solo ora perché, sostiene, temeva di ”finire nei guai”. Il servizio è stato mandato in onda nel corso della puntata del 16 marzo.

”Se mi sento più libero? – ha dichiarato il testimone – Sì, dopo 18 anni a dover parlare di questa cosa mi sono sentito meglio, a livello emotivo e personale. Lo faccio solo per quella ragazza, degli altri non me ne frega niente”. Questa ultima ipotesi investigativa, in un servizio di Alessandro De Giuseppe, in onda stasera su Italia1. “Mi dispiace che un mese dopo avevo queste cose da dire e non c’è stata volontà di ascoltarle”.

L’inviato de Le Iene: ‘Consegnato tutto all’autorità giudiziaria’

Dopo le iniziali reticenze l’uomo ha deciso di parlare. “Lo faccio perché sono un cristiano credente e praticante e mi porto un peso nel cuore di questa ragazza”. L’inviato de Le Iene ha riferito che il misterioso supertestimone ha riferito alcuni dettagli sul delitto di Garlasco che lo ha lasciato senza parole. “Abbiamo fatto l’unica cosa possibile: consegnare tutto all’autorità giudiziaria. Gli inquirenti ci hanno detto di mantenere il massimo riserbo. Almeno per ora. Quindi non possiamo riferire il contenuto della chiacchierata e non possiamo mostrarvi la persona che li ha divulgati”.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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