Una storia di violenze e soprusi durata anni
Un’infanzia e un’adolescenza segnate dalla violenza e dall’abuso: è la terribile storia di una giovane donna fiorentina che, dopo anni di silenzio, ha trovato il coraggio di denunciare i suoi genitori. Per sei anni è stata vittima di abusi sessuali da parte del padre, mentre per nove anni lei e il fratello minore hanno subito maltrattamenti continui da entrambi i genitori.
Nel 2019, a 22 anni, la ragazza ha deciso di spezzare il silenzio e ha denunciato i genitori, portando alla luce una realtà fatta di violenze, privazioni e umiliazioni. La sentenza del Tribunale di Firenze ha ora condannato il padre 82enne a 20 anni di reclusione e la madre 64enne a 16 anni, riconoscendo la loro colpevolezza per i reati di violenza sessuale e maltrattamenti aggravati.
Le torture quotidiane: privazioni, punizioni e umiliazioni
Il racconto della vittima ha delineato un quadro di crudeltà inaudita. La ragazza ha raccontato di essere stata:
- Costretta a mangiare croccantini per gatti;
- Obbligata a pregare in latino alle cinque del mattino per esorcizzare il “diavolo” che il padre credeva fosse in lei;
- Sottoposta a privazioni igieniche, come poter fare la doccia solo una volta al mese;
- Ripetutamente picchiata e insultata insieme al fratello minore.
Una realtà da incubo che si è interrotta solo quando il padre è stato ricoverato in ospedale per problemi di salute.
Le condanne e il risarcimento per i figli
Dopo un’attenta analisi delle prove e delle testimonianze, il Tribunale di Firenze ha ritenuto attendibile il racconto della giovane, confermato anche dalle indagini svolte.
Oltre alle condanne a 20 e 16 anni di carcere, per i due genitori sono state imposte ulteriori misure restrittive:
- Libertà vigilata per 5 anni dopo la detenzione;
- Divieto per 10 anni di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori e di svolgere attività lavorative a contatto con bambini e ragazzi;
- Obbligo di notificare alle forze dell’ordine ogni spostamento dalla residenza.
Inoltre, il Tribunale ha riconosciuto ai due figli un risarcimento per i danni subiti: 900.000 euro per la ragazza e 300.000 euro per il fratello minore.
“Sono una sopravvissuta”
Dopo la sentenza, la giovane donna ha dichiarato:
“Sono una sopravvissuta. Dopo anni di sofferenze, finalmente posso guardare avanti”.
Una storia di orrore e ingiustizia che, grazie al coraggio della vittima, è finalmente arrivata alla sua conclusione in tribunale.