Nel rispetto delle volontà dell’attrice, le note di Wish You Were Here dei Pink Floyd hanno accompagnato l’ingresso del feretro di Eleonora Giorgi nella Chiesa degli Artisti di Roma, poco prima delle 16:00 di mercoledì 5 marzo. Ad accoglierla, in Piazza del Popolo, una folla commossa, con cartelli di affetto e applausi spontanei al suo arrivo. Il nome “Eleonora” è stato gridato a gran voce, un ultimo omaggio a un’attrice che ha lasciato il segno nel cuore di molti.
Andrea Rizzoli: ‘Un guerriero va in battaglia con le armi, un malato di cancro no’
“Per me e Paolo sapere che lei aveva un cancro è stato uno shock, ma la sua speranza non è mai stata quella di guarire, bensì di aiutare gli altri” ha dichiarato Andrea Rizzoli, salito sul pulpito per rendere omaggio alla madre. “Eleonora non cercava visibilità. Quando siamo andati a fare la prima PET, davanti a noi c’era un bambino di sei anni. Non sapevamo se avesse lo stesso male, ma da quel momento lei ha deciso di raccontare la sua storia, dimostrando che si poteva vivere con il sorriso fino alla fine.”
Andrea ha poi proseguito con parole di straordinaria intensità: “Io e Paolo non siamo stati forti, siamo stati trascinati dalla sua determinazione. Lei voleva lasciare il segno e, guardandovi oggi, so che ci è riuscita.”
In un passaggio particolarmente toccante, ha voluto sfatare un luogo comune sulla malattia: “Si dice che chi ha il cancro sia un guerriero… Tutte put….te. Ma un guerriero va in battaglia con le armi. Chi è malato, invece, non ne ha. Si affida alla medicina, all’amore delle persone care, alla fede. E mia madre ha affrontato tutto questo con una forza straordinaria.”
Carlo Verdone: ‘Per me sarà sempre Nadia’
Durante la cerimonia, anche Carlo Verdone ha voluto rendere omaggio all’attrice leggendo la Preghiera degli Artisti. “Eleonora ci ha lasciato un grande esempio di dignità e amore. Ha raccontato la sua malattia con una forza straordinaria, dando coraggio a tanti” ha detto il regista, visibilmente commosso.
Verdone ha poi ricordato con affetto il loro lavoro insieme nel film Borotalco, che l’ha resa un’icona del cinema italiano: “Sul set di Borotalco era luminosa, aveva un’energia travolgente. Con lei c’era sempre da ridere, da scherzare, e questo la rendeva speciale. Per me sarà sempre Nadia”.
In chiesa, accanto ai figli Andrea Rizzoli e Paolo Ciavarro, erano presenti numerosi amici e colleghi: Massimo Ghini, Sergio Castellitto, Andrea Roncato, Christian De Sica, Rita Rusi, Barbara Palombelli e tanti altri, tutti uniti per l’ultimo saluto.
Le parole del Monsignore e il senso della speranza
Monsignor Antonio Staglianò ha aperto la celebrazione con i versi di Cesare Pavese: “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, riflettendo sul significato della vita eterna. “Il silenzio di Eleonora parla e dice che non è vero che tutto finisce. La bellezza della vita continua nei ricordi e nell’amore che ha seminato” ha affermato durante l’omelia.
Si sono tenuti oggi a Roma i funerali dell'amata attrice Eleonora Giorgi, morta lunedì 3 marzo all'età di 71 anni. A salutare il feretro i familiari, gli amici, ma anche tantissimi fan riuniti davanti alla Chiesa degli Artisti. pic.twitter.com/CpqfWcMzEX
— Local Team (@localteamit) March 5, 2025
Un addio pieno d’amore e memoria
All’uscita dalla chiesa, l’emozione era palpabile. “È stato toccante vedere l’abbraccio della gente. Mia madre è riuscita a toccare ognuno di voi, sia chi l’ha conosciuta personalmente sia chi l’ha amata attraverso i suoi film” ha detto Andrea Rizzoli, ringraziando il pubblico presente.
Eleonora Giorgi ha lasciato un segno profondo, non solo nel mondo del cinema, ma anche nella vita di chi l’ha amata e seguita. Oggi, il suo ricordo vive nel cuore di tutti coloro che l’hanno salutata con un applauso, sotto il cielo di Roma, sulle note della sua canzone.