Morto Bruno Pizzul, la voce più amata del calcio e della Nazionale

Bruno PizzulBruno Pizzul

Una voce che ha accompagnato per quasi mezzo secolo gli appassionati di calcio. Mondo del calcio e del giornalismo in lutto. È morto all’ospedale di Gorizia Bruno Pizzul, storica voce del giornalismo sportivo italiano. Avrebbe compiuto 87 anni tra pochi giorni. Ne dà notizia il sito di RaiNews. Un timbro di voce inconfondibile con alcuni sue espressioni che sono diventate cult (“Tutto molto bello”).

Bruno Pizzul è morto all’età di 87 anni all’ospedale di Gorizia

Pizzul era nato a Udine l’8 marzo del 1938. Prima di intraprendere la carriera giornalistica fu un discreto calciatore arrivando ad esordire tra i professionisti con il Catania dopo aver mosso i primi passi con la squadra parrocchiale del Cormons La carriera sportiva fu stroncata da un brutto infortunio. Fu assunto in Rai nel 1969 e l’anno seguente commentò la sua prima partita (Juventus-Bologna, spareggio di Coppa Italia). Il 29 maggio 1985 commentò la strage dell’Heysel nella drammatica la finale di Coppa dei Campioni Juventus-Liverpool (39 morti). La sua telecronaca finì anche al centro di polemiche e oggetto di critiche di un esponente parlamentare.

Dalla Coppa del Mondo del 1986 è diventato la voce delle partite della Nazionale ed è stato il telecronista delle gare degli Azzurri in occasione di cinque Campionati del Mondo e quattro Campionati Europei, congedandosi nell’agosto 2002 (Italia-Slovenia 0-1) con il piccolo rimpianto di non aver mai potuto gridare “Campioni del mondo” emulando il collega e amico Nando Martellini da quale aveva ricevuto il testimone di telecronista azzurro (per la La7 ricommentò nel 2007 la cavalcata della Nazionale a Germania 2006).

L’unico rimpianto

Ci arrivò ad un passo nel 1994 a Pasadena quando l’Italia perse ai rigori con il Brasile. Atroce la beffa agli Europei del 2000 quando gli azzurri persero la finale al golden gol dopo aver subito la rete del pareggio francese in pieno recupero dopo la vittoria in semifinale con l’Olanda con cucchiaio di Francesco Totti ai calci di rigore.

Ma il suo nome non è legato solo alle telecronache ma anche alla conduzione di Domenica Sprint e poi della Domenica Sportiva. Fu sua la telecronaca della prima partita di calcio trasmessa in Italia in diretta sul digitale terrestre (Bologna-Cagliari 1-0). É stato telecronista anche di Gioco Calcio e La7. Nell’aprile 2022 era tornato in tv per la rubrica “Tutto molto bello” all’interno di Supertele di Pierluigi Pardo. É apparso in numerosi film interpretando se stesso. Da L’arbitro, con Lando Buzzanca, al mitico Fantozzi di Paolo Villaggio. Negli ultimi anni era tornato a vivere nel suo Friuli, zona con la quale non aveva mai interrotto i rapporti. 

Gli intrecci con Salerno

Non sono mancati intrecci con Salerno per Bruno Pizzul che commentò le sfide della Nazionale maggiore all’Arechi con Ungheria (3 a 1 per gli azzurri), 1991, Estonia, 1995, e Spagna, novembre 1998. Il 26 giugno 1991 commentò lo spareggio salvezza del campionato di serie B Salernitana-Cosenza, disputato all’Adriatico di Pescara, che si concluse con la vittoria dei silani (gol di Marulla nei supplementari).

Di Giuseppe D'Alto

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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