Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli, risulta indagata a Rimini per favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio dell’anziana avvenuto il 3 ottobre del 2023. É quanto emerge, dopo che la donna e’ stata convocata oggi in Procura per essere ascoltata dal pm Daniele Paci.
Il ritrovamento e la telefonata ai soccorsi partita in ritardo
L’attenzione degli inquirenti si concentra sul ritrovamento del corpo, avvenuto il giorno dopo il delitto, il 4 ottobre 2023. Bianchi, prima a scoprire il cadavere della suocera, inizialmente non l’avrebbe riconosciuta. La scoperta sarebbe avvenuta alle 8:06, ma la chiamata ai soccorsi è stata effettuata solo alle 8:20.
Gli investigatori vogliono chiarire cosa sia accaduto in quei minuti e se la donna fosse davvero sola. Accompagnata dal suo legale, Nunzia Barzan, e dal consulente criminalista Davide Barzan, Manuela Bianchi è entrata in Procura dal retro dell’edificio, scortata dalla Squadra mobile. La donna era stata convocata come persona informata sui fatti.
Loris Bianchi: ‘Era sola, non ho paura di cose che non esistono’
Sulla svolta nelle indagini si è soffermato Loris Bianchi, fratello di Manuela. “C’erano quattro minuti di buco da chiarire. A me ha raccontato quello che ha detto alla Procura. Era sola in quel momento e solo lei può raccontare cosa ha fatto. Tutto quello che ho detto è certificato da intercettazione e rilevanti ed anche per questo sono fuori dalle indagini. Non ho paura di cose che per ore non esistono. Non ha riconosciuto la suocera? Gli addetti ai lavori e non i fanfaroni sanno bene che era una persona non riconoscibile” – ha spiegato a Ore 14.
“Non so come mi comporterei di fronte a un cadavere. Credo fermamente a mia sorella. Non ce la vedo una persona così sofferente come è sempre stata mia sorella. Dalle intercettazioni si è evinto che è stata sempre molto remissiva, era qualcun altro che spingeva tanto con la cattiveria e con l’odio a fare determinate cose… Ad uccidere una persona” – ha chiosato Loris Bianchi davanti alle telecamere.