Il dj Alessandro Basciano non ha dato alcuna prova di aver capito il grave disvalore dei suoi comportamenti nei confronti della ex fidanzata Sophie Codegoni, non soltanto continuando a screditarla, ma anche incolpandola di essere la responsabile dei suoi atteggiamenti aggressivi.
Stalking a Sophie Codegoni, il Riesame ha parzialmente accolto il ricorso del pm
É il giudizio del Tribunale del Riesame di Milano che ha accolto parzialmente l’appello della Procura, disponendo il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri del 35enne alla modella: non ha condiviso in pieno la linea del pm Antonio Pansa e dell’aggiunta Letizia Mannelli i quali, impugnando la revoca dell’arresto in carcere deciso lo scorso 23 novembre dal gip Anna Magelli dopo che Basciano due giorni prima era finito a San Vittore, avevano chiesto i domiciliari.
Secondo i giudici della Libertà le condotte di cui è accusato il dj, indagato per stalking, secondo i giudici, sono andate avanti per parecchio tempo e si sono susseguite in un crescendo, coinvolgendo non solo la ex ma anche le persone a lei vicine. Condotte che avrebbero spaventato Sophie Codegoni per via dell’incapacità di autocontrollo manifestata da lui. ll provvedimento del Riesame depositato dopo l’udienza del 21 gennaio non è immediatamente esecutivo, ma la difesa del dj e volto del piccolo schermo potrà ricorrere in Cassazione entro 10 giorni.
Scatterà anche il braccialetto elettronico, Alessandro Basciano verso il ricorso in Cassazione
Qualora diventasse definitivo sarebbe eseguito applicando, come prevede l’ordinanza, un braccialetto elettronico a lui e anche un dispositivo a lei, per consentirle di dare l’allarme in caso di avvicinamento. A quel punto la violazione del provvedimento potrebbe comportare un aggravamento della misura. A portare i pubblici ministri ad insistere con gli arresti domiciliari sono stati in particolare le dichiarazioni rese il 28 novembre dalla modella: ascoltata dagli inquirenti, aveva confermato la sua paura e il quadro inquietante fatto di insulti gravi, minacce anche di morte e atteggiamenti persecutori di cui per quasi un anno e mezzo sarebbe stata vittima.
Il rischio di reiterazione del reato
Aveva, inoltre, spiegato di non aver mai ritirato le denunce presentate nei confronti dell’ex, come invece lui aveva assicurato al gip sostenendo che la crisi era rientrata. Inoltre, le legali della giovane avevano depositato migliaia di pagine di chat con minacce e insulti volgari da parte dell’uomo e messaggi ossessivi in quanto non avrebbe accettato la fine della relazione. Insomma dal supplemento di indagine è emerso un quadro tale per cui è stato ritenuto sussistente il rischio che Basciano possa proseguire a perseguitare rendendo la vita impossibile a Sophie Codegoni ma non al punto da disporre gli arresti domiciliari.