I medici che hanno in cura il Papa al Gemelli già ieri avevano spiegato che il Pontefice “non è fuori pericolo”. Nel bollettino diramato dal Vaticano sabato 22 febbraio, vengono evidenziate delle criticità che ancora non erano mai apparse nei bollettini precedenti. E’ stata una giornata “più sofferente rispetto a ieri” per il Pontefice 88enne.
Papa Francesco, bollettino 22 febbraio: diagnostica piastrinopenia
Il bollettino parla per la prima volta di una piastrinopenia associata ad anemia che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni”. “Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l’applicazione di ossigeno ad alti flussi”, ha spiegato ancora il bollettino. Per la prima volta poi si parla di “prognosi riservata”.
Il virologo Pregliasco: ‘Difficoltà di reazione del paziente alla terapia’
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, in prognosi riservata, “mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po’, soprattutto perché non c’è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone” – così all’Adnkronos il virologo Fabrizio Pregliasco, all’ultimo aggiornamento del Vaticano sulla salute del Pontefice, ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma.
“È chiaro che in una persona dell’età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi – la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un’anemia – non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento” – ha concluso Pregliasco