‘Liliana Resinovich strangolata’, le nuove clamorose indiscrezioni sulla perizia

Liliana ResinovichLiliana Resinovich

Le indiscrezioni di Quarto Grado sulla perizia medico-legale

L’attesa per la perizia medico-legale su Liliana Resinovich continua, con la speranza che venga finalmente depositata entro la fine del mese. Nel frattempo, nuove indiscrezioni emerse durante l’ultima puntata di Quarto Grado potrebbero ribaltare le ipotesi iniziali sulla sua morte. Secondo quanto riportato l’accertamento avrebbe appurato che la donna non si sarebbe tolta la vita, ma sarebbe stata vittima di un omicidio.

Le nuove ipotesi: soffocamento da parte di terzi

Secondo le rivelazioni del programma televisivo, Liliana Resinovich sarebbe stata soffocata da qualcuno, e non si tratterebbe quindi di un suicidio come ipotizzato inizialmente. Qualcuno avrebbe causato la sua morte con i sacchetti trovati sulla sua testa o tramite strangolamento. Secondo Quarto Grado le risultanze della perizia condotta dalla professoressa Cristina Cattaneo andrebbero a prefigurare questo scenario.

La famiglia non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio

I familiari della donna, tra cui il fratello Sergio e la cugina Silvia, hanno sempre rifiutato l’idea che Liliana possa essersi tolta la vita. «Finalmente qualcuno capirà che non ci inventavamo le cose, che dicevamo la verità», ha dichiarato Silvia. Anche l’amico Claudio Sterpin ha spesso parlato di un possibile “pestaggio” subito da Liliana prima della sua morte.

Il professor Vittorio Fineschi, consulente di Sergio Resinovich, ha inoltre ipotizzato che la donna sia stata vittima di uno strozzamento, che avrebbe causato una compressione letale e la frattura di una vertebra. Questo dettaglio spiegherebbe l’assenza di lividi sul collo, e se confermato, potrebbe riscrivere l’intera dinamica della vicenda.

Il mistero dei sacchetti e delle prove mancanti

Un altro elemento che alimenta il giallo è la presenza dei sacchetti biodegradabili trovati sulla testa della vittima. Secondo il fratello, questi potrebbero essere stati messi dopo la morte per coprire eventuali tracce di sangue. Tuttavia, sugli abiti di Liliana, così come sui sacchi neri in cui è stata trovata, non sono state rinvenute tracce ematiche. Inoltre, i sacchetti non presentavano impronte digitali, né della vittima né di eventuali responsabili, portando a ipotizzare l’uso di guanti.

Il giudice per le indagini preliminari ha richiesto l’analisi di un guanto sinistro ritrovato vicino al luogo del ritrovamento del corpo, un elemento che potrebbe rivelarsi cruciale per le indagini.

Una perizia attesa da mesi

La perizia medico-legale è stata più volte rimandata: inizialmente attesa per dicembre 2024, è stata poi posticipata a gennaio e successivamente al 15 febbraio. Ora, salvo ulteriori rinvii, dovrebbe essere resa nota il 28 febbraio. L’analisi è affidata all’antropologa forense Cristina Cattaneo, ai medici legali Stefano Tambuzzi e Biagio Eugenio Leone e all’entomologo Stefano Vanin.

Se le anticipazioni di Quarto Grado verranno confermate, il caso di Liliana Resinovich potrebbe prendere una svolta decisiva. «Non è un’asfissia autoindotta, è morta per mano di terzi» – ha dichiarato la giornalista Ilaria Mura in diretta su Rete 4.

L’attesa per la perizia è carica di tensione: i familiari della vittima sperano finalmente di ottenere risposte certe su una vicenda che, da oltre due anni, continua a rimanere avvolta nel mistero.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *