Cade in cortile e trascorre la notte al gelo a Morgano: Livio Favaro muore di freddo

Livio Favaro è morto in drammatiche circostanze a MorganoLivio Favaro è morto in drammatiche circostanze a Morgano

Il dramma di Livio Favaro: nessuno ha visto la caduta, i soccorsi sono arrivati ​​troppo tardi

Una caduta in cortile, forse causata da un malore, da cui non è più riuscito a rialzarsi. Così è morto Livio Favaro, 75enne meccanico in pensione, giovedì 6 febbraio dopo aver trascorso un’intera notte al gelo davanti al garage della sua abitazione in via Morer a Morgano. Il freddo ha abbassato la sua temperatura corporea sotto i 30 gradi , causando un arresto cardiaco.

Nessuno si è accorto della sua presenza a terra né ha sentito eventuali richieste di aiuto. A trovarlo, la mattina successiva, sono state le vicine di casa , insospettite dal fatto che non avesse aperto le persiane come ogni giorno.

Il ritrovamento: l’allarme lanciato dalle vicine

Le due donne, che possedevano una chiave di riserva , hanno deciso di controllare. Entrando in casa, hanno trovato luci e televisione accese , ma nessuna traccia di Livio. Dopo aver perlustrato la proprietà, lo hanno scoperto nel garage, esanime.

Immediata la chiamata ai soccorsi , che sono arrivati ​​con l’elisoccorso di Treviso Emergenza , un’ambulanza e un’unità dei vigili del fuoco. Anche i familiari dell’uomo, che vivevano da solo dopo la morte della madre Gina , sono giunti sul posto. Purtroppo, ogni tentativo di rianimazione si è rivelato inutile.

Le cause del decesso e le indagini dei carabinieri

L’uomo, un meccanico in pensione , aveva avuto alcuni problemi di salute in passato. Non si esclude che un malore improvviso possa averlo fatto cadere dopo aver parcheggiato l’auto. Il gelo della notte ha poi fatto il resto.

I carabinieri di Istrana hanno ascoltato le testimonianze delle vicine, ricostruendo la vicenda e confermando che si è trattato di un tragico incidente. Il decesso è stato classificato come morte per cause naturali .

Un destino crudele: appena una settimana prima, i ladri in casa

Solo una settimana prima della tragedi , alcuni ladri avevano tentato di intrufolarsi nella casa di Livio, arrivando fino alla sua camera da letto. Un episodio che aveva turbato profondamente il 75enne, descritto come una persona semplice e riservata, sempre affiancato dai suoi fratelli.

L’addio della comunità: il funerale e il ricordo di Livio

Il 13 febbraio, nella chiesa di Morgano, si sono celebrati i funerali di Livio Favaro. Tanti i cittadini che hanno voluto stringersi attorno alla sua famiglia, ancora scossa dalla tragica perdita.

Durante l’omelia, il parroco don Mario Vanin l’ha ricordato:

«Livio ha vissuto come una persona semplice. E questo è un valore. Vivere senza disturbare gli altri è una delle caratteristiche della semplicità. E come nel lavoro da carrozziere, aveva la tendenza a operare per rimettere assieme le cose.»

Molti lo ricordano anche per la sua passione per il calcio e la Juventus. Era un grande amante degli animali, aveva sempre accudito gatti. Ancora oggi, alcuni dei suoi mici lo aspettano davanti alla porta di casa.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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