Luigina Brustolin muore dopo 33 anni di coma: la figlia morì nell’incidente sulla Feltrina

Luigina BrustolinLuigina Brustolin

É morta dopo 33 anni di coma una donnaLuigina Brustolin , 60 anni, che il 23 maggio 1992 ebbe un grave incidente stradale lungo la strada Feltrina, a Pederobba, in provincia di Treviso, nel quale morì la figlia Sara, di un anno e mezzo, che era a bordo della vettura. La donna, all’epoca 27enne, venne portata in ambulanza all’ospedale di Feltre (Belluno) poi in elicottero all’ospedale di Treviso.

Luigina Brustolin è stata curata per 17 anni dalla madre in casa

La piccola morì dopo 35 giorni dall’incidente, la madre, che aveva riportato un trauma cranico, finì in coma. Dopo il ricovero in ospedale, Luigina ha vissuto in casa per 17 anni, accudita in particolare nella casa della mamma Maria. Da tempo era ricoverata al centro servizi Opere Pie Onigo, di Pederobba, di recente trasferita all’ospedale San Camillo di Treviso, dove è deceduta il 7 febbraio.  

Prima di quel terribile incidente stradale Luigina Brustolin lavorava al Calzaturificio Aifos di Colbertaldo come dipendente. Il partner, Franco, ha trovato una nuova compagna e dalla nuova unione sono nati due bambini, ora giovani di 25 e 23 anni.

Il marito ha avuto due figli dalla nuova compagna: ‘Per loro era zia Luigina’

“Mi sono rifatto una vita e questo a qualcuno non è andato bene. Non ho però mai abbandonato Luigina. Il sabato e la domenica la portavo a casa mia: per i miei bambini, che erano piccoli, era semplicemente zia Luigina. L’ultima volta, le ho fatto visita un mese fa” – ha detto a Il Gazzettino. Luigina lascia la sorella Mara, il fratello Loris, il cognato, i nipoti, parenti e amici. Il funerale sarà officiato mercoledì 12 febbraio alle 15:00 nella chiesa parrocchiale di Colbertaldo.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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