L’attrice Eleonora Giorgi, ospite nella notte tra il 30 e il 31 gennaio del programma I Lunatici su Rai Radio 2, ha condiviso con il pubblico un momento di grande vulnerabilità e forza, raccontando la sua attuale lotta contro il tumore al pancreas. Intervenendo a sorpresa l’attrice ha raccontato come la malattia stia influenzando la sua vita quotidiana, ma anche come le stia dando l’opportunità di riflettere profondamente sulla propria esistenza.
Un legame speciale con il programma
Eleonora Giorgi ha iniziato il suo intervento con un pensiero affettuoso per i conduttori Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, sottolineando come “I Lunatici” le abbiano fatto compagnia durante le sue notti, soprattutto in un periodo così difficile della sua vita. Con un sorriso, ha detto: “Mi fate tanta compagnia, poi vi immaginerete in questo frangente della mia vita. Già ero notturna, adesso si sconfina in cose inimmaginabili, ho cenato mezzora fa”. La sua ironia, nonostante la battaglia che sta affrontando, ha trasmesso una sensazione di resilienza e di forza interiore che l’ha accompagnata nel corso della lunga intervista.
‘Dopo dieci passi ho bisogno della sedia a rotelle’
La malattia di Eleonora Giorgi sta progredendo e, come lei stessa ha raccontato, le rende sempre più difficili anche le semplici azioni quotidiane, come camminare. “Dopo dieci passi ho bisogno della sedia a rotelle”, ha spiegato l’attrice, che ha anche condiviso come ogni giorno sia una sfida. Nonostante le difficoltà fisiche, ha ribadito di non nutrire rabbia per la sua condizione: “Non mi sono mai arrabbiata da quando ho scoperto la malattia. Ogni tanto piango, ma non mi sono mai arrabbiata. Sono fatalista, credo in un ordine superiore delle cose e sono confortata di potermici abbandonare.”
Riflessioni spirituali e sulla vita
Nel corso della conversazione, Eleonora Giorgi ha parlato anche del suo rapporto con la spiritualità e della sua visione della vita, evidenziando come la sua situazione l’abbia portata a una nuova consapevolezza. Ha spiegato: “Fin da bambina avevo una fortissima sensazione di una sorta di dialogo con un essere superiore. Ma non ho mai avuto grande fascino per i culti e le religioni. Abbiamo tre cose che non servono per la sopravvivenza in teoria: l’amore, la bellezza, l’arte. Queste tre cose che non sono assolutamente necessarie alla vita, per me sono Dio, la prova dell’esistenza di qualcosa.” Le sue parole risuonano come un messaggio di speranza e di apertura, invitando a riflettere sul significato delle cose più profonde.
La sua battaglia e il suo messaggio di speranza
Eleonora Giorgi ha anche condiviso come parlare della sua malattia abbia avuto un impatto positivo su molte persone, contribuendo a sensibilizzare e a portare consapevolezza su un tumore ancora poco conosciuto e difficile da trattare come quello al pancreas. “Questa malattia devastante può indurti in una sorta di mortificazione. Io invece ho detto no. Il mio è un tumore del cavolo, che è arrivato troppo presto. Si è disseminato ovunque” – ha aggiunto.
“Sta dilagando tutta una nuova farmacologia rispetto al tumore del pancreas, ancora non del tutto accessibile. Ci sono frontiere importanti”, ha dichiarato, con l’intento di sottolineare come, nonostante le difficoltà, ci sia sempre spazio per la speranza e per il cambiamento. “Sapete, la malattia è avanzata, aspetto un miracolo”.
Infine, l’attrice ha sottolineato come la sua esperienza le abbia insegnato a dare valore al tempo, specialmente a quello passato in salute: “Cose come quella che è successa a me ti fanno capire quanto vale il tempo quando stai bene. Rimpiango le mie camminate al parco. Le adoravo”.
Un esempio di coraggio e speranza
L’intervento di Eleonora Giorgi a “I Lunatici” è stato un momento di grande emozione, in cui l’attrice ha mostrato non solo la sua determinazione nella lotta contro la malattia, ma anche una straordinaria capacità di riflessione sulla vita, sull’amore e sulla bellezza, che sono per lei elementi fondamentali. Il suo messaggio è chiaro: nonostante le difficoltà, bisogna cercare la bellezza anche nei momenti più oscuri e apprezzare ogni attimo, perché il tempo è il bene più prezioso che abbiamo.