Brignone – Goggia come Coppi e Bartali, Fede esulta per un centesimo a Garmisch: ‘La rivalità stimola’

Brignone trionfa su Goggia a GarmischBrignone trionfa su Goggia a Garmisch

Ormai ha qualcosa di magicamente incredibile quello che Federica Brignone e Sofia Goggia, le super ragazze jet azzurre, riescono a fare. Dopo i trionfi di Cortina e di St. Anton é infatti arrivata una strepitosa vittoria pure sulla pista Kandahar di Garmisch-Partenkirchen.

Federica Brignone beffa per un centesimo Sofia Goggia e trionfa sulla Kandahar

Il tutto sotto forma però di una magica doppietta: ha vinto Federica Brignone in 1’35″83 – successo n.32 in carriera, quinto stagionale – avanti di un solo centesimo a Sofia Goggia (1’35″84). Un centesimo che equivale ad un distacco di 29 centimetri. Terza, ma non delusa visto lo strapotere azzurro, la svizzera Corinne Suter. Con questo successo Federica – leggerissima e morbida sulle parti di scorrevolezza che temeva di più ed i cui passaggi aveva a lungo studiato in video alla vigilia con Davis, il fratello allenatore – non solo conserva il pettorale rosso della leader di discesa con 289 punti contro i 260 di Goggia ma consolida pure il suo primato in classifica generale con 739 punti contro i 629 della svizzera Lara Gut-Behrami, oggi 5/a.

Davvero niente male per la “veterana” Federica che, nata il 14 luglio 1990, è sempre più la sciatrice vincente più anziana della storia. Federica – unica azzurra ad aver vinto la grande coppa del mondo – ora guarda avanti e con prudenza e ragionevolezza dice di pensare ed agire “gara per gara”. Ma il grande obiettivo finale é ormai nella sua mente almeno quanto é a sua portata. E domani sulla Kandahar c’é un superG, altra disciplina in cui Federica e le azzurre eccellono.

Il tutto confidando in un meteo clemente visto che annuncia caldo e pure insidiosissima pioggia. Goggia – un po’ troppo lenta nella parte iniziale più filate, ha lamentato una fastidiosa dislocazione della spalla destra che le ha impedito di tenere adeguatamente la posizione nella parte finale e più tecnica della Kandahar dove é stata comunque un fulmine – si é ritrovata così in questa gara a vivere a parti rovesciate quel che nel 2019 era successo a Brignone.

A caccia del bis in Super G

Allora, era un superG, era stata Federica a finire seconda alle spalle di Goggia per un solo centesimo. Per l’Italia questa discesa – l’ultimo successo azzurro sulla Kandahar fu 1994 con Isolde Kostner – ha visto poi Laura Pirovano 10/a, Marta Bassino 12/a, Nicol Delago 14/a ed Elena Curtoni 15/a. C’é stata anche una lunga interruzione per la brutta caduta dell’austriaca Nina Ortlieb, una che già in passato é stata vittima di seri infortuni. 

A sole due settimane dalla sua prima vittoria in discesa libera, Federica continua così il suo miglior momento nella velocità, come ammesso da lei stessa: “Sono sorpresa anch’io, non ero andata bene nelle prove, ma abbiamo studiato e capito cosa sbagliato. Mai e poi mai avrei pensato però di essere davanti oggi. Quest’anno voglio correre e dare il massimo, non voglio mai frenare. Sì, è tra i momenti più belli della mia vita. Ho avuto tantissime belle cose, questo è uno dei capitoli ed è bellissimo” – spiega la sciatrice milanese, ammettendo che la competizione con la rivale Sofia Goggia sta facendo bene ad entrambe.

Brignone consolida il vantaggio in Coppa del Mondo: ‘Sorpresa anche io’

“Siamo molto decise, sappiamo lavorare per i nostri obiettivi – aggiunge Brignone – è un bell’esempio e uno stimolo per tutte noi. Garmisch mi piace molto, mi ha regalato tante soddisfazioni, la prima nel 2011 con la vittoria al mondiale”. La classifica di discesa libera vede ora Brignone in testa a 289 punti, seguita da Sofia Goggia a 260 e Cornelia Huetter (Austria) a 208. Federica domina anche la classifica generale con 739 punti. “Nello sci può succedere: un centesimo di secondo fa parte del gioco” – ghigna Brignone.

Accanto a lei Sofia Goggia, che aggiunge senza alcun rammarico: “Mi si è dislocata la spalla su in cima, ma ho sciato comunque bene, ci sono abituata, va bene così. La sfida con Federica da parte mia sicuramente è uno spronarmi ad essere sempre sul pezzo in più discipline. Anch’io sto facendo delle grandi cose, contando la mia stagione e la preparazione, l’infortunio, è tanta roba, sono lì anch’io, quindi ottimo”.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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