Reddito di cittadinanza non dovuto: condannato Riccardo Bossi

Riccardo BossiRiccardo Bossi

False attestazioni per ottenere il reddito di cittadinanza non dovuto: Riccardo Bossifiglio primogenito del fondatore della Lega Umberto, è stato condannato a due anni e sei mesi in primo grado con rito abbreviato.

Il figlio di Umberto Bossi condannato per aver incassato indebitamente il reddito di cittadinanza

La sentenza pronunciata oggi dal Gup del tribunale di Busto Arsizio (Varese) Veronica Giacoia. Il pubblico ministero Nadia Calcaterra, che ha coordinato le indagini, aveva chiesto una condanna a due anni e 4 mesi. Il giudice ha stabilito una provvisionale di 15mila euro nei confronti dell’Inps. Secondo gli inquirenti tra il 2020 e il 2023 ha incassato indebitamente il reddito di cittadinanza.

Davanti al Pm, Bossi si era avvalso in passato della facoltà di non rispondere. Stando a quanto ricostruito dal pm Calcaterra il figlio del Senatur ha percepito 280 euro ogni mese per 43 mensilità per un ammontare complessivo di 12.800 euro.

L’erogazione del reddito di cittadinanza era collegata al canone di locazione di un appartamento. Appartamento dal quale, però, quando gli inquirenti hanno iniziato gli accertamenti Bossi era già stato sfrattato da un anno in quanto moroso, dunque per non aver pagato l’affitto. Di qui la contestazione. E la condanna in primo grado. 

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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