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Villa Verucchio: l’aggressione, la professione di fede islamica mentre si avvicinava al carabiniere, ucciso con 5 colpi

Il comandante di Villa Verucchio indagato per eccesso di difesa

Ha urlato una “professione di fede islamica” prima di dirigersi armato di coltello verso il carabiniere che gli ha sparato, il 23enne egiziano ucciso a Villa Verucchio la sera dell’ultimo dell’anno dopo aver accoltellato 4 persone fra le 22 e la mezzanotte. È quanto emerge dal filmato di quegli istanti da cui gli investigatori coordinati dalla Procura di Rimini sono riusciti a isolare ed estrapolare le voci mentre proseguono le indagini per ricostruire l’accaduto. Allo stato attuale dell’inchiesta “non sono emersi” collegamenti del giovane con “ambienti o soggetti radicalizzati”, fa sapere il Comando generale dell’Arma in una nota.

Il 23enne ha professato la fede islamica mentre si avvicinava al comandante dei carabinieri

Sono aperte tutte le ipotesi sulle cause del gesto, estese anche alle condizioni psichiche del 23enne, ucciso dal comandante della locale stazione dei carabinieri la notte del 31 dicembre a Villa Verucchio (Rimini).  I colpi, che hanno colpito il 23enne egiziano ucciso dal comandante dei carabinieri di Verucchio, Luciano Masini, sono stati cinque, di cui uno alla spalla destra e gli altri tra il torace ed il capo. Questo il primo dato emerso dall’autopsia disposta dalla Procura della Repubblica che ha iscritto nel registro degli indagati il carabiniere per eccesso colposo di difesa.

“Tali dati – si legge in una nota dell’Arma dei carabinieri di Rimini – andranno valutati dal medico legale e dall’esperto balistico, nominato dalla Procura di Rimini. L’analisi sugli indumenti della vittima permetterà altresì di stabilire la distanza tra le parti al momento degli ultimi spari e la conseguente ricostruzione dell’azione, la cui prima parte è ripresa dai filmati acquisiti”.

Al momento il comandante Masini che non è stato oggetto di alcun provvedimento disciplinare di altro natura è volontariamente in riposo dal servizio attivo per qualche giorno. Le indagini sono svolte dal nucleo investigativo dei carabinieri di Rimini. Stando alle indiscrezioni nel video si vede il giovane che avanza, si sente cosa dice in arabo, e si vede il comandante dei carabinieri esplodere i primi colpi, ma non gli ultimi che hanno appunto colpito il 23enne.

L’aggressore colpito alla spalla mentre gli altri 4 l’hanno raggiunto al torace e al capo: comandante carabinieri indagato

Il giovane presentava lividi compatibili con due colpi di rimbalzo alle gambe ragionevolmente di due dei primi colpi di avvertimento, sparati a terra dal comandante, nella fase di avvicinamento del giovane, armato del coltello. In totale il carabiniere ha esploso 12 dei 15 colpi totali nella pistola d’ordinanza, cinque hanno colpito il ragazzo direttamente altri indirettamente. Aveva con sé una copia del Corano e una corona per pregare. Al momento non è possibile accertare se avesse contatti con frange radicalizzate. Intanto l’intera comunità di Villa Verucchio si è stretta attorno al comandante dei carabinieri.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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