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Nascondono per due anni il cadavere del padre, Giuseppe Zagone, in casa per incassarne la pensione. Indagati i due figli di Ventimiglia di Sicilia, nel Palermitano.
Il corpo di Giuseppe Zagone è stato rinvenuto nella sua abitazione di Ventimiglia di Sicilia: due fratelli indagati
A scoprirlo i carabinieri della Compagnia di Bagheria che hanno denunciato in stato di libertà alla procura di Termini Imerese i due fratelli ultrasessantenni, accusati di occultamento di cadavere e di truffa ai danni dell’Inps. I militari dell’Arma, ai quali si era rivolto un altro figlio, Gaetano, che da molto tempo non aveva più notizie del padre che si era trasferito a Ventimiglia di Sicilia e viveva con il fratello, Antonino, che è indagato con Salvatore. Pare non parlasse con il genitore a telefono dal 7 gennaio 2023. Una volta in casa hanno trovato, all’interno di un’abitazione, una bara artigianale, contenente i resti di un 90enne in avanzatissimo stato di decomposizione.
Le indagini si sono subito concentrate sui due figli dell’uomo, che sono stati sottoposti a interrogatorio. L’ipotesi al momento al vaglio degli investigatori è che i due indagati abbiano scelto di non comunicare il decesso del padre e di occultarne il cadavere per poter continuare a riscuoterne la pensione di circa 2500 euro.
A lanciare l’allarme un altro fratello, avrebbero percepito 70mila euro in due anni
I resti di Giuseppe Zagone sono stati trovati venerdì 27 dicembre. La procura di Termini Imerese ha disposto l’autopsia sul corpo dell’anziano, la cui morte, come emergerebbe dagli esiti dei primissimi accertamenti, potrebbe risalire a due anni fa (gennaio 2023). Se le risultanze fossero confermate dagli esami dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Palermo i due fratelli dovranno risarcire all’Inps una cifra che si aggira intorno ai 70mila euro oltre gli interessi. I funerali sono stati celebrati venerdì 3 gennaio. Alcuni parenti si sono allontanati alla vista delle telecamere e le esequie sono iniziate in ritardo in una chiesa quasi vuota.
