Esce dal locale ubriaco e decide di rientrare a piedi: multato, cosa è successo e la fake news virale

Sceglie di rientrare a piedi perché ubriaco, non gli basta per evitare la multa a ChiavariSceglie di rientrare a piedi perché ubriaco, non gli basta per evitare la multa a Chiavari

Avendo bevuto troppi alcolici, un giovane ha deciso di lasciare l’auto vicino al locale da ballo dove aveva trascorso la serata ed è tornato a casa a piedi. Non ha però evitato una multa da 102 euro per ubriachezza da parte di una pattuglia di carabinieri che lo ha fermato mentre camminava sul marciapiede tra Cavi di Lavagna e Chiavari (Genova).

Chiavari, decide di lasciare l’auto e rientrare a piedi all’uscita del locale perché ubriaco ma non evita la multa di 102 euro

Quando è stato fermato alle 2:30 lungo la via Aurelia da una pattuglia del nucleo radiomobile della compagnia di Sestri Levante, il giovane stava facendo l’autostop. Aveva difficoltà a deambulare, aveva gli occhi rossi e il linguaggio sconnesso hanno scritto i militari nel verbale. É stato identificato e dopo la sommaria verifica delle condizioni gli hanno contestato l’articolo 688 del codice penale che prevede una multa da 51 euro a 309 e ridotta a 102 euro per chi è ubriaco in un luogo pubblico.

Unica soddisfazione per l’autostoppista un pò alticcio, non firmare il verbale e rifiutare di ritirarlo.Fin qui la ricostruzione dei fatti che è stata distorta da alcune pagine social trasformandola in una fake news sul nuovo codice della strada che punisce anche chi viene sorpreso in stato d’ebbrezza mentre cammina a piedi.

La fake news sul nuovo codice della strada e i motivi della multa

L’accaduto è da ricondurre al già esistente articolo 688 del Codice Penale con Brocardi.it che spiega che lo stato di ubriachezza non deve necessariamente essere abituale e il suo accertamento può avvenire anche solo attraverso l’osservazione di manifestazioni esteriori, quali ad esempio la mancanza di autocontrollo, la produzione di schiamazzi. Quindi la contestazione non avviene soltanto in caso di comportamento molesto o pericoloso.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *