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Chi sono Cristian Gualdi e Luca Perazzini, i due alpinisti trovati morti sul Gran Sasso

I due alpinisti trovati morti sul Gran Sasso

Alpinisti esperti e appassionati, traditi dalla montagna che tanto amavano. Cristian Gualdi, 48 anni, e Luca Perazzini, 42 anni, sono i due alpinisti dispersi sul Gran Sasso e i cui corpi senza vita sono stati individuati venerdì 27 dicembre, dopo cinque giorni di ricerche del Soccorso alpino e speleologico rese difficili, se non addirittura impedite, dalle proibitive condizioni meteo.

I due alpinisti di Santarcangelo di Romagna trovati privi di vita dopo 5 giorni di ricerche: avevano 48 e 42 anni

Entrambi di Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini, Gualdi era sposato ed era titolare della ditta Top Infissi di Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena), mentre Perazzini era un elettricista per l’azienda Nuova Cei di Santarcangelo. Aveva una compagna che abita a Bologna. Nessuno dei due aveva figli. Cristian e Luca, amici da tempo, condividevano la passione per l’alpinismo e avevano compiuto diverse scalate insieme. In una foto pubblicata da Luca su Facebook, i due, con caschetto, corde e imbragature attorno alla vita, appaiono sorridenti in cima a una vetta innevata.

Domenica, mentre erano a circa 2700 metri di quota sul Gran Sasso, sono scivolati sul versante sud-est del Corno Grande, nel Vallone dell’Inferno. Uno dei due è riuscito a lanciare l’allarme telefonicamente con gli operatori che avrebbero riscontrato alcune difficoltà a rispondere alle domande, dettaglio che ha fatto pensare a sintomi di assideramento. Le loro famiglie si sono recate in Abruzzo per seguire le operazioni di soccorso, più volte interrotte per il forte vento e gli accumuli di neve in quota (la notte tra lunedì 23 e martedì 24 dicembre la temperatura è scesa a -14). La comunità di Santarcangelo di Romagna ha tenuto il fiato sospeso sperando nel lieto fine della vicenda, conclusa tragicamente con il ritrovamento dei due corpi senza vita.

Cristian Gualdi e Luca Perazzini legati dalla passione per la montagna

“La nostra mission da soccorritori è sempre quella di portare a casa le persone vive; purtroppo accadono anche queste cose. Noi siamo sempre pronti a fare qualsiasi sforzo, come questa volta, insieme anche alla Guardia di Finanza: abbiamo fatto di tutto per cercare di risolvere il problema in maniera positiva, purtroppo non è stato possibile, questo ci dispiace molto perché è come una sconfitta per noi”.

Così Daniele Perilli, presidente regionale del Soccorso alpino e Speleologico dell’Abruzzo, presente anche lui alle operazioni di ricerca dei due escursionisti riminesi. “Ringraziamo le famiglie per la collaborazione e vicinanza. Hanno compreso la difficoltà della situazione e che le nostre vite potevano essere messe in pericolo”. I corpi sono stati ritrovati l’uno a poca distanza dall’altro.

I soccorritori: ‘Abbiamo fatto di tutto, è come una sconfitta per noi’

“A nome della città di Rimini e di tutta la Provincia, mi stringo al dolore delle famiglie e degli amici di Cristian Gualdi e Luca Perazzini e di tutta la comunità di Santarcangelo che in questi giorni si è stretta in un abbraccio e non ha mai smesso di sperare” – ha detto il sindaco di Rimini Jamil Sadegholaad, appresa la notizia del ritrovamento dei corpi dei due alpinisti sul Gran Sasso. Bandiere del Municipio a mezz’asta a Santarcangelo di Romagna appena è stata comunicata la ferale notizia del decesso dei due alpinisti.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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