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17 Dicembre 2024 - 17:23Tra i giochi di carte italiani, la Bestia occupa un posto speciale per la sua storia ricca di fascino e le dinamiche che uniscono strategia, fortuna e una buona dose di audacia. Questo gioco, le cui origini risalgono al XVII secolo in Francia, si è evoluto nei secoli per diventare una tradizione radicata anche in Italia, dove è conosciuto e praticato in molte regioni. Pur mantenendo elementi affini alla Briscola e al Tressette, Bestia ha regole uniche che ne fanno un passatempo avvincente, perfetto per gruppi di amici e familiari.
La bestia gioco di carte nasce come evoluzione del Triomphe, un gioco francese ampiamente praticato tra il XVII e il XVIII secolo. Fu descritto per la prima volta nell’Académie Universelle des Jeux del 1739, una sorta di enciclopedia dei giochi dell’epoca, e arrivò in Italia nella metà del Settecento. Qui, trovò spazio in un panorama culturale vivace e aperto alle novità provenienti dall’Europa. Nel tempo, le regole si sono adattate ai gusti locali, dando vita a varianti che hanno arricchito la tradizione ludica italiana.
Per giocare a Bestia servono un mazzo di 40 carte italiane o francesi ridotte, da cui vengono eliminati gli 8, 9, 10 e i Jolly. Il numero di partecipanti può variare da tre a dieci, e l’ordine gerarchico delle carte segue quello della Briscola: Asso, 3, Re, Cavallo, Fante, 7, 6, 5, 4 e 2.
La partita è divisa in più fasi: si mescolano le carte, si distribuiscono, si fa la dichiarazione, il gioco della carta e la spartizione del piatto. Il mazziere distribuisce tre carte a ogni giocatore e ne gira una sul tavolo per determinare il seme di briscola. I partecipanti, a questo punto, possono scegliere se “bussare” e partecipare alla mano impegnandosi a fare almeno una presa, oppure “passare” e attendere la prossima smazzata.
Durante la fase di gioco, il primo a muovere cala una carta sul tavolo. Gli altri devono rispondere con una carta dello stesso seme, se possibile, o giocare una briscola. Se non dispongono di carte utili, possono scartare una carta qualsiasi. La presa va al giocatore che ha giocato la carta di valore più alto o la briscola più potente. Ogni smazzata comprende tre prese, e la spartizione del piatto avviene in base alle prese effettuate.
Uno degli aspetti più intriganti del gioco è la possibilità di “andare in bestia”. Questo accade quando un giocatore non riesce a rispettare l’impegno preso durante la dichiarazione, ossia non effettua nemmeno una presa. In tal caso, deve versare nel piatto l’intera posta iniziale, incrementando così la tensione e l’entusiasmo per le mani successive. Questo meccanismo di rischio e ricompensa rende ogni turno un’emozione unica.
Bestia non è solo un gioco, ma un’esperienza ricca di divertimento e interazione, e proprio per queste caratteristiche si presta perfettamente come gioco ideale durante le festività natalizie, un periodo dell’anno ricco di tradizioni in tutto il mondo. Le regole semplici ma avvincenti creano un’atmosfera di complicità e rivalità tra i partecipanti, trasformando ogni partita in un momento di intrattenimento collettivo. Le varianti regionali, con nomi pittoreschi per le mosse e le strategie, aggiungono un tocco di colore alla tradizione.
Il gioco di carte Bestia è un esempio perfetto di come un’antica tradizione possa adattarsi ai tempi moderni senza perdere il suo fascino originale. Che si giochi per divertimento o per una piccola posta in palio, Bestia offre un mix irresistibile di strategia, fortuna e socialità. Una partita a questo gioco è un viaggio nel tempo, capace di unire passato e presente in un’esperienza unica e coinvolgente.