Accoltellata dall’ex a Giussano: ‘Ho chiesto aiuto, mi ha detto che doveva parlare con il datore di lavoro’

Said CherrahSaid Cherrah

Un anno prima il 25enne Said Cherrah aveva tentato di sfregiarla con l’acido, nei giorni scorsi l’ha accoltellata a Giussano, in provincia di Monza, davanti a un centro commerciale in via Prealpi mentre era in permesso d’uscita dai domiciliari. In un’intervista a Chi l’ha visto la 24enne R. C. ha raccontato un particolare inquietante dell’aggressione.

La 24enne accoltellata da Said Cherrah a Giussano ha ricostruito l’aggressione a Chi l’ha visto

“Avevo un appuntamento per pranzare con una mia carissima amica. Vedo una macchina che mi lampeggia, poi lui mi ha affiancato e mi ha chiesto di seguirla al parcheggio esterno del supermercato Gran Giussano. Ho provato a mantenere la calma ed a chiamare i carabinieri” – ha spiegato. “Quando l’ho raggiunto gli ho detto che non poteva stare lì perché c’era un divieto. Lui mi ha chiesto se ero sicura che non volevo stare con lui. Al mio no mi ha detto che non dovevo andare con nessuno uomo e gli ho risposto che volevo solo la mia serenità”.

A questo punto è scattata l’aggressione. “Mi ha preso per il braccio e ha iniziato a strangolarmi. Gli chiedevo di smollarmi.. Sono riuscita a uscire dall’autovettura ed a chiedere aiuto ma nessuno si è degnato di soccorrermi in una situazione del genere. Mi ha sbattuto sull’asfalto ed a prendermi a pugni. Ho ematomi in viso. É andato avanti per venti minuti fin quando ho perso i sensi. Quando sono riuscita a rialzarmi ho chiesto a un signore se chiamava un’ambulanza ma questo ha detto che non poteva perché stava parlando con il datore di lavoro. Gliel’ho chiesto nuovamente ma ha ribadito che doveva parlare con il datore di lavoro. Poi ho sentito la pugnalata la schiena”.

‘Mi ha colpito fino a farmi svenire, ho chiesto aiuto a una persona ma ha detto che stava parlando con il datore di lavoro’

La ragazza ha spiegato che l’anno prima il 25enne gli ha buttato una bottiglia di due litri di acido. “Il 3 luglio è stato scarcerato. Non so perché non avesse il braccialetto elettronico. Non mi sono sentita protetta dallo Stato. Lui ha detto che mi ucciderà… Ha già passato le prime due fasi, acido e accoltellamento, la prossima sarà la bara” – ha aggiunto precisando che aveva ritirato la denuncia nella speranza di poter risolvere la questione bonariamente. “Non lo farei più e quando accadono queste cose bisogna sempre denunciare”. Al Gip Said Cherrah ha raccontato di averle stretto un cavo usb al collo e di averla accoltellata alla schiena. “Ero convinta che fosse morta”. L’arresto è stato convalidato.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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