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9 Dicembre 2024 - 14:54“Non ho mai visto niente del genere nella mia vita, sembrava ci avesse attraversato un tuono”. Sono le parole di uno dei feriti in seguito all’esplosione avvenuta al deposito Eni di Calenzano, alle porte di Firenze, intorno alle 10:30 di lunedì 9 dicembre. Il bilancio provvisorio è di 2 morti, 9 feriti, tre in codice rosso, e 3 dispersi.
Esplode deposito Eni a Calenzano: 2 morti e 9 feriti, le testimonianze
L’uomo, 50 anni, si trovava nel suo ufficio a circa 100 metri dal luogo dell’esplosione. Si tratta di uno dei cinque feriti che sono stati trasportati direttamente da lì al pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano di Prato. Nessuno di loro ha subito ferite gravi, ma solo tagli e traumi apparentemente riassorbibili in pochi giorni.
“Non abbiamo capito che cosa è successo, perché tutto è accaduto in pochi secondi. L’esplosione – racconta il testimone ferito – è stata così forte da farci saltare per diversi metri all’interno del nostro ufficio, i vetri si sono sfondati e ci hanno ferito. É stata l’esperienza più traumatica di tutta la mia vita”. Un corriere di una ditta di trasporti ha raccontato che il suo furgone “si è alzato di due metri da terra e per il boato ora sento poco”.
Nove le squadre impegnate nelle operazioni di spegnimento dell’incendio con rinforzi da Pistoia, Prato e Livorno. Dopo l’esplosione nel deposito Eni di Calenzano il procuratore capo di Prato Luca Tescaroli si è recato sul luogo del disastro. Al vaglio degli inquirenti le possibili cause dell’incendio.
“La nube di fumo nero sprigionata in seguito all’incendio verificatosi presso il deposito della raffineria Eni a Settimello, nel comune di Calenzano, è potenzialmente pericoloso per la salute umana e per l’ambiente”. Lo afferma in una nota la Società italiana di medicina ambientale (Sima) che ricorda come incendi di questo tipo possono liberare nell’aria sostanze tossiche con effetti acuti e cronici sull’uomo.
‘La nube di fumo nero sprigionata dall’incendio è potenzialmente pericolosa’
Sima consiglia alla popolazione di rimanere al chiuso, chiudendo porte e finestre per limitare l’esposizione ai fumi, spegnere sistemi di ventilazione e aria condizionata, evitare attività all’aperto nelle aree interessate, evitare attività all’aperto nelle aree interessate, monitorare eventuali sintomi respiratori (tosse, difficoltà respiratorie) e contattare i servizi sanitari in caso di necessità”.
Ancora “non consumare acqua di superficie o prodotti agricoli provenienti dalla zona interessata fino a ulteriori indicazioni”. Intorno alle 13:00 circa, sulla A1 Milano-Napoli, è stato riaperto lo svincolo di Calenzano, in uscita da entrambe le provenienze, Firenze e Bologna, che era stata chiusa a seguito dell’esplosione nel deposito Eni.
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— als⁷ ✩ (@BEOM9ZONE) December 9, 2024