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26 Novembre 2024 - 22:08Vuole evitare la “pornografia del dolore”, ma rivendicazioni come atto politico la scelta di raccontare in aula dello stupro subito a 12 anni. Francesca Ghio, 31 anni, è la consigliera comunale genovese di cui si parla in tutta Italia. Poche ore fa, durante un intervento sul 25 novembre, ha parlato in prima persona dell’esperienza subita.
Francesca Ghio interviene in aula sul 25 novembre e rivela di aver subito abusi da un uomo della Genova bene a 12 anni
Lei vittima degli abusi un uomo, un dirigente di una piccola azienda della Genova ‘bene’, che per mesi l’ha stuprata fisicamente e psicologicamente. Ghio non è entrata nei dettagli della brutta esperienza, declinando le numerose richieste di interviste che stanno arrivando dopo il suo sfogo in aula. “La volontà del mio intervento – spiega – era fare qualcosa di diverso perché il messaggio passasse in modo più forte, essere rappresentazione della realtà. Non ho mai denunciato quell’uomo, il nostro bravo ragazzo, non sapevo neanche cosa fosse una denuncia a 12 anni. Mi guardo indietro e a distanza di decenni nulla è cambiato. Gli uomini continuano a violentare Nel silenzio complice di una società che non da gli strumenti, che non vuole fermarsi a capire”.
“Ho capito di doverlo fare mentre addormentavo la mia bimba”. Ghio oggi è una giovane madre di una bambina che ha meno di un anno. “Mi sono persa nei suoi occhi, ho pensato che come ogni martedì avrei partecipato al solito ‘teatro’. (il consiglio comunale di Genova cade di martedì, nda). Ci si trova a fare teatro su discorsi del genere sentendo una sorta di apatia che è normalizzare tutti i problemi, sia su questo tema, come su altri, restano le cadenze per ogni problema della società: il 25 novembre, l’8 marzo raccontando quello che ho subito ho voluto togliere apatia e mettere empatia, usare la storia come atto politico” – spiega ancora Ghio.
‘Ho capito che dovevo farlo mentre addormentavo la mia bimba, a distanza di decenni nulla è cambiato’
“Secondo me è un atto dovuto per il ruolo che ricopro, doveroso ancora di più perché sono qua dentro, spesso mi sento inutile a scaldare la sedia e non avere un impatto, ma non avrei potuto non farlo, ogni anno ho pensato di raccontarlo e quest’anno mi sono detta che non avrei potuto procrastinare. Ho passato tutte le fasi della mia vita, oggi si chiude il cerchio, l’ho raccontato a persone a cui non l’avevo mai confessato, compresa mia madre ” – ha riferito Francesca Ghio , consigliere comunale della lista Rossoverde, nell’aula rossa del Comune a Genova.