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Alessandro Impagnatiello, ergastolo e maxi risarcimento: la reazione dei familiari di Giulia Tramontano

A sinistra Impaagnatiello durante la lettura della sentenza, a destra i genitori di Giulia Tramontano dopo la sentenza

Alessandro Impagnatiello è stato condannato all’ergastolo per aver ucciso a coltellate la fidanzata Giulia 
Tramontano , di 29 anni, incinta di sette mesi, il 27 maggio 2023 a Senago, in provincia di Milano. Lo ha deciso lunedì 25 novembre la Corte di Assise al termine del processo di primo grado per omicidio volontario pluriaggravato, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere.

Omicidio Giulia Tramontano: ergastolo e tre mesi di isolamento diurno per Impagnatiello, disposti 700mila euro di risarcimento

Disposti anche tre mesi di isolamento diurno. L’ex barman, difeso dagli avvocati Giulia Geradini e Samanta Barbaglia, è detenuto nel carcere di San Vittore dal giugno del 2023. Impagnatiello dovrà risarcire subito con 700mila euro di provvisionale la famiglia di Giulia  Tramontano oltre a un risarcimento da stabilirsi in sede civile: 200mila euro a testa per madre e padre della 29enne e 150mila euro a testa per la sorella e il fratello. 

Tutti i familiari di Giulia Tramontano si sono abbracciati e hanno pianto dopo la condanna dell’ex barman all’ergastolo, in particolare la madre della 29enne, Loredana Femiano, subito dopo il verdetto è scoppiata in lacrime ed è stata abbracciata dal marito Franco, dalla sorella di Giulia, Chiara, e dal fratello Mario.  “Questo caos che lei ha creato è l’opposto di quello che avrebbe voluto. Lei entrava in punta di piedi nella vita delle persone Lei era rara: anche nel momento in cui il suo cuore era distrutto ha pensato a un’altra donna che poteva aver vissuto la stessa situazione” – ha detto la sorella della vittima di femminicidio. “Era presente, ma mai rumorosa. Era silenziosa. Quando sei così sensibile in questo mondo violento, sei la preda per il leone. Giulia è tutto questo, un’anima gentile” – ha chiosato.

“Non abbiamo mai parlato di vendetta, non esiste vendetta. Abbiamo perso una figlia, un nipote, abbiamo perso la nostra vita. Io non sono più una mamma, mio ​​marito non è più un papà, i nostri figli saranno segnati a vita da questo dolore”. Così Loredana Femiano, mamma di Giulia 
Tramontano , dopo la lettura della sentenza di condanna all’ergastolo per Alessandro Impagnatiello. “Quello che abbiamo perso – ha aggiunto il padre Franco – non lo riavremo mai. Oggi non abbiamo vinto, abbiamo perso in tutto”. 

Femminicidi/Femminicidio Tramontano, i familiari: mai più violenza
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Madre e sorella di Giulia in lacrime: ‘Non abbiamo vinto, non esiste vendetta’, flashmob davanti al tribunale

In seguito i familiari di Giulia Tramontano stanno prendendo parte a un flashmob organizzato o dal comitato per pari opportunità dell’ordine degli avvocati fuori dal Palazzo di Giustizia di Milano per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. I parenti, dopo la lettura della sentenza di condanna all’ergastolo per Alessandro Impagnatiello, si sono schierati davanti a uno degli ingressi del palazzo con uno striscione con la foto di Giulia e la scritta “A Giulia e Thiago”.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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