Influenza australiana, perché è pericolosa e quando ci sarà il picco
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4 Novembre 2024 - 20:51L’elevato consumo di alimenti ultra- processati – ovvero di cibi industriali come bibite e snack, ma anche cibi pronti, compresi gli ‘insospettabili’ che sono venduti come salutari – potrebbe accelerare l’invecchiamento biologico, indipendentemente dalla qualità nutrizionale della dieta.
Lo studio dell’IRCCS
Lo rivela uno studio condotto dall’Unità di Ricerca di Epidemiologia e Prevenzione dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli, in collaborazione con l’Università LUM di Casamassima pubblicato su The American Journal of Clinical Nutrition. L’indagine, che ha coinvolto oltre 22.000 partecipanti al Progetto Moli-sani, ha utilizzato oltre trenta diversi biomarcatori ematici per misurare l’età biologica che, a differenza dell’età anagrafica, riflette le reali condizioni biologiche del nostro corpo, inclusi organi, tessuti e apparati.
Grazie a un dettagliato questionario alimentare, i ricercatori hanno potuto stimare il consumo di alimenti ultra-processati (UPF), ossia quei cibi fatti in parte o interamente con sostanze che non vengono utilizzate abitualmente in cucina (es. proteine idrolizzate, maltodestrine, grassi idrogenati ) e che contengono generalmente diversi additivi, come coloranti, conservanti, antiossidanti, anti-agglomeranti, esaltatori di sapidità ed edulcoranti. Tra questi, non solo snack confezionati o bevande zuccherate, ma anche prodotti insospettabili come pane industriale, yogurt alla frutta, alcuni cereali per la colazione o zuppe pronte, per fare alcuni esempi.
Yogurt alla frutta e alcuni cereali tra gli insospettabili
Lo studio ha dimostrato che un elevato consumo di alimenti ultra-processati è associato a un’accelerazione significativa dell‘invecchiamento biologico dell’organismo. In pratica, le persone sono biologicamente più vecchie della loro effettiva età cronologica. Il nostro corpo può essere più o meno vecchio rispetto alla nostra età, riflettendo il vero stato di salute dell’organismo.
“I nostri dati – spiega Simona Esposito, prima autrice dello studio – mostrano che un elevato consumo di cibi ultra-processati non solo ha un impatto negativo sulla salute in generale, ma potrebbe anche accelerare proprio l’invecchiamento, suggerendo un collegamento che va oltre la scarsa qualità nutrizionale di questi alimenti”