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Barca a vela naufraga nel palermitano, un morto e 6 dispersi: il racconto di un pescatore, la paura di una madre

La barca a vela Bayesan è affondata in rada davanti al porto di Porticello

La festa in barca, poi la tragedia. Un morto e 6 dispersi il drammatico bilancio del naufragio del Bayasan davanti la costa palermitana. A causa del maltempo che si è abbattuto nel palermitano una barca a vela di circa 50 metri con 22 persone a bordo è affondata intorno alle ore 4:30 di lunedì 19 agosto nel tratto di mare davanti a Porticello, a 50 metri al largo di Santa Flavia.

Tragedia davanti a Porticello, tromba d’aria affonda la barca a vela di lusso Bayasan dopo la festa: morto cuoco di origini canadesi

In 15 sono stati salvati dalle motovedette della guardia costiera e dai vigili del fuoco. La persona deceduta è stata trovata all’esterno del relitto dai sommozzatori che da ore sono impegnati nelle ricerche. Si tratta di un membro dell’equipaggio, il cuoco, cittadino di Antigua nato in Canada. I dispersi sono quattro britannici, due americani,

Le testimonianze. Secondo alcune testimonianze quando si è scatenato il tornado l’imbarcazione era ancora in rada davanti al porto. L’ancora era abbassata. A lanciare l’allarme il pescatore Fabio Cefalù che ha chiamato i soccorsi alle 4:30.  “Verso le 3:55 abbiamo assistito alla tromba d’aria. Dopo un quarto d ‘ora abbiamo visto un razzo a 500 metri di distanza dalla banchina. Verso le 4:35 siamo usciti in mare per dare soccorso, però abbiamo visto solo i resti dell’imbarcazione che galleggiavano. Così abbiamo subito chiamato la capitaneria di Porto”.

I primi a soccorrere i passeggeri e l’equipaggio della barca a vela Bayesan colata a picco in rada davanti al porto di Porticello sono stati i membri dell’equipaggio della Sir Robert BP una nave a vela battente bandiera olandese che si trovava proprio vicino a quella affondata. Sono stati loro a mettere in salvo i 15 sopravvissuti. 

L’allarme lanciato da un pescatore: ‘Abbiamo visto la tromba d’aria, poi siamo usciti in mare e visto i resti dell’imbarcazione’

Aperta inchiesta. La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta sul naufragio della barca a vela bayesiana avvenuto al largo di Porticello, in provincia di Palermo. Le indagini sono affidate agli uomini della Guardia Costiera di Porticello, impegnati ad accertare l’esatta dinamica del naufragio, avvenuta durante una violenta burrasca che ha colpito la costa palermitana all’alba. 

La barca a vela di lusso. Il Bayesan, l’imbarcazione affondata a largo di Porticello, in provincia di Palermo, battente bandiera del Regno Unito, è un’elegante barca a vela di 56 metri con stazza lorda di 473 tonnellate, costruita dal cantiere Perini navi Viareggio nel febbraio 2008, ristrutturata nel 2020, e progettato per viaggi di lusso.  A bordo dice il costruttore possono essere ospitati il ​​proprietario e 11 ospiti oltre ai 10 membri dell’equipaggio. Bayesan è costruito con uno scafo e una sovrastruttura in alluminio, con ponti in teak. Secondo Vessel finder la barca è arrivata a Porticello dopo una sosta a Milazzo e un passaggio davanti a Cefalù. 

La grande paura. “Per due secondi ho perso la bimba in mare, poi l’ho subito riabbracciata tra la furia delle onde. L’ho tenuta forte, stretta a me, mentre il mare era in tempesta. In tanti urlavano Per fortuna si è gonfiata la scialuppa di salvataggio e in 11 siamo riusciti a salirci sopra”. É il drammatico racconto all’Ansa di Charlotte, la mamma di 35 anni rimasta in balia delle onde insieme alla figlia Sofia di un anno. La donna era a bordo della Bayesan, la barca naufragata al largo di Porticello, insieme al marito e ai colleghi di una società di Londra e di alcuni parenti. Adesso si trova all’ospedale dei Bambini nella stanza della figlia.

‘Per due secondi ho perso la bimba in mare, poi l’ho riabbracciata e tenuta stretta a me mentre il mare era in tempesta’

La piccola sta benissimo, la mamma ha solo un’escoriazione che è stata curata con alcuni punti di sutura. I medici dell’Ospedale dei Bambini hanno messo in contatto con una video chiamata la famiglia. La donna ha rassicurato il marito dicendo che lei e la figlia stanno bene. Nel reparto diretto dal primario, Domenico Cipolla, verrà messa a disposizione una stanza per accogliere la famiglia almeno in queste prime 24 ore. Poi saranno trasferiti in albergo.

“É stato terribile. In pochi minuti la barca è stata investita da un fortissimo vento ed è affondata poco dopo” – ha aggiunto Charlotte. La donna chiede ai medici continua notizie sulle condizioni degli altri passeggeri e dell’equipaggio. “Sia i genitori che la bimba stanno bene dal punto di vista clinico – dicono dall’ospedale – sono assistiti da psicologi perché molto scossi. Hanno vissuto un’esperienza traumatica”.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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