Trovato morto a Prato, i genitori di Hu Lipeng: ‘Nostro figlio non si è gettato dal terzo piano’
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14 Agosto 2024 - 16:40É morto la sera del 13 agosto Nicholas Colombini, l’operaio di 32 anni originario di Terni rimasto folgorato lo scorso 10 agosto durante un intervento di manutenzione in un’azienda a Quarto, in provincia di Asti. Era ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Cardinal Massaia di Asti.
Il 32enne ternano Nicholas Colombini è stato folgorato da una scarica elettrica mentre lavorava al polo produttivo ad Asti
L’incidente sul lavoro si è verificato all’interno di uno dei capannoni del polo produttivo gestito da A2A. L’uomo stava lavorando da solo al secondo piano dello stabile dove sono in corso attività di ripristino dell’illuminazione. Nessuno ha assistito all’infortunio in quanto i colleghi si trovavano al primo piano quando Nicholas Colombini è stato investito dalla scarica elettrica.
“Caro figlio mio, mai e poi mai avrei pensato di dover piangere la tua morte, come tanti altri genitori questa volta è toccata a me , a noi tutti. Grazie amore di papà di ciò che sei stato, in 32 anni insieme mi hai solo dato soddisfazioni. Ci hai regalato insieme a Marta due nipoti stupendi” – ha scritto il papà sui social. “Mancherai , mancherai a tutti perché eri la bellezza in persona, sia dentro e fuori. Fai buon viaggio figlio mio e prenditi il posto più bello del Paradiso”. Il 32enne era un grande appassionato di judo come ha ricordato un amico di tatami su Facebook.
In una nota stampa la Fiom e la Cgil di Terni e la Cgil dell’Umbria. riferiscono che ”L’uomo, ternano, padre di due bambini (3 anni e due mesi), lavorava in un’azienda ternana che applica il contratto metalmeccanico artigiano e che aveva un appalto in un’azienda di Quarto d’Asti“. In relazione all’incidente sul lavoro in cui ha perso la vita Nicholas Colombini viene evidenziato da Fiom e Cgil di Terni e Cgil dell’Umbria che la tragedia poteva essere evitata.
La passione per il judo, il ricordo del papà: ‘Eri la bellezza in persona, sia dentro che fuori’
“Da tempo stiamo chiedendo anche in Umbria una regolamentazione del sistema degli appalti, infatti senza regole certe si indeboliscono i diritti dei lavoratori, che troppo spesso pagano i pochi euro di risparmio nelle gare in termini di salute e sicurezza. Come Fiom e Cgil di Terni e Cgil dell’Umbria ci stringiamo nel dolore ai famigliari e agli amici della giovane vittima, rendendoci disponibili da subito per qualunque azione possa essere utile”