Vannacci sul trionfo dell’Italvolley: ‘Egonu? Ho solo detto che ha origini non italiane ben visibili’
11 Agosto 2024 - 15:01Morte Yuleisi Manyoma a Siena, arrestato il marito: la tesi dell’incidente non convince la Procura
11 Agosto 2024 - 17:03Sugli spalti dell’Arena Paris Sud torna il ‘Po po po’ di Berlino 2006 quando l’Italia trionfo ai rigori sulla Francia e si laureò campione del mondo. L’Italvolley femminile ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Storico oro per le azzurre del volley: all’Arena Paris Sud si intona nuovamente il ‘Po po po’, sontuosa Egonu
Le azzurre hanno battuto con un netto 3-0 gli Stati Uniti in finale. Questi i parziali: 25-18, 25-20, 25-17. Per il movimento italiano è un trionfo storico: si tratta infatti del primo oro olimpico in assoluto nella pallavolo. Un trionfo che arriva 20 anni dopo l’ultimo oro olimpico negli sport di squadra. Nel 2004 era stato il setterosa a trionfare nella pallanuoto.
In una Arena Paris Sud a forte tinte azzurre, tra cori e tricolori che sventolano sugli spalti, determinante è stato il contributo di Paola Egonu, top scorer con 22 punti. “Bellissimo, stupendo. É un’emozione indescrivibile. Sono contenta perché questo era l’obiettivo che avevamo. Siamo partiti che non eravamo qualificate… Poi è iniziato il cammino per arrivare fino a qua. Ci siamo concentrate punto dopo punto. Sono ancora incredula. Nei prossimi giorni me ne renderò conto. In quest’oro c’è tanto di Velasco”.
Egonu: ‘Siamo partite che non eravamo qualificate, in quest’oro c’è tanto di Velasco’
Le protagoniste. Kate Antropova straripante, Paola Egonu sontuosa, Myriam Sylla magica, Monica De Gennaro impenetrabile, Sarah Fahr e Caterina Bosetti implacabili, Alessia Orro e Carlotta Cambi sempre illuminate., Anna Danesi preziosa. Un gruppo magnifico guidato dal grande don Julio Velasco. Un condottiero che ad Atlanta ’96 aveva subito un’atroce beffa dopo la clamorosa eliminazione del 1992 del Dream Team azzurro strafavorito per l’oro. Traguardo che meritava e che è arrivato forse quando neanche lui se l’aspettava.
Sugli spalti hanno trepidato ed esultato il presidente del Coni Malagò affiancato da Sofia Goggia, campionessa olimpica nel 2018, e dal Ministro dello sport Andrea Abodi. L’Arena ormai è solo azzurra con musica italiana a palla. E poi la dedica toccante delle ragazze ad Alice Degradi con la maglia numero 2 della schiacciatrice infortunata mostrata durante la festa.
La dedica delle compagne ad Alice Degradi
La partita. Il ct Velasco ha schierato la consueta formazione con la diagonale Orro-Egonu, Bosetti e Sylla le schiacciatrici, Fahr e Danesi al centro con De Gennaro libero. Kiraly ha scelto Poulter in palleggio, Drews sulla sua diagonale, Plummer e Skinner le schiacciatrici, Washington e Ogbogu le centrali con Wong-Orantes libero. Primo set in cui Danesi e compagne hanno da subito imposto il loro ritmo riuscendo ad accumulare anche un importante vantaggio di otto lunghezze (15-7), gestito poi dalle azzurre fino al 25-18 che è valso l’1-0. Durante il parziale (17-12), il CT ha effettuato il consueto doppio cambio Cambi-Antropova per Orro-Egonu che ha garantito continuità di rendimento. Nel complesso buono il rendimento di tutte le azzurre brave in ricezione (41%) e a muro (4 nel parziale).
Azzurre travolgenti, gli Usa di Kiraly si inchinano
Nella seconda frazione le squadre sono rimaste a contatto in avvio (8-8), ma con il passare dei minuti le azzurre hanno nuovamente amministrato un vantaggio oscillato tra il +3 e il +6 (22-18) situazione che ha garantito loro di arrivare a trovarsi sul 24-19; annullata la prima palla set, però è stata Egonu a chiudere sul 25-20 e a portare l’Italia sul 2-0. Ancora una volta notevole la prestazione di tutte le azzurre chiamate in causa con Bosetti autrice di 4 punti con il 100% in attacco;
molto bene anche Fahr che sempre in attacco ha chiuso con l’80% e 5 punti, ma probabilmente parlare delle singole sarebbe ingeneroso nei confronti di un collettivo che ha fatto la differenza dal primo all’ultimo minuto del match. Terza frazione con le azzurre ancora avanti costantemente e in grado di dominare la scena fino al 25-17 che le incorona campionesse olimpiche.