Bambino di 5 anni aggredito da rottweiler a Bevagna mentre era in bici: operato, come sta

Aggredito da un rottweiler mentre stava passeggiando in sella ad una bici insieme alla madre a Bevagna in località Cantalupo. Si è sfiorata la tragedia per un bambino di cinque anni nella serata di sabato 27 luglio. Il piccolo è ora ricoverato all’ospedale di Foligno con riserva di prognosi ma la sua vita non è in pericolo.

Sfiorata la tragedia a Bevagna il rottweiler ha scavalcato la recinzione ed ha aggredito il bambino sotto gli occhi della madre

Secondo la ricostruzione dell’Arma, l’animale dopo avere scavalcato la recinzione dell’area dove era custodito, si è avventato sul bambino mordendolo in più parti del corpo. L’intervento immediato di alcuni vicini, richiamati dalle urla della madre del piccolo, ha consentito di allontanare il cane. Sul posto è intervenuta un’ambulanza che ha trasportato il piccolo all’ospedale di Foligno. Dove è ora ricoverato ei medici stanno decidendo se e come intervenire.

Dopo l’aggressione sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Foligno che hanno proceduto ad eseguire i primi accertamenti. Il bambino “ha riportato lesioni da morso sul tronco, sulle braccia e su un occhio con lesione palpebrale e del bulbo oculare per la quale è stato effettuato nella notte un intervento oculistico. Al momento è sotto stretto controllo oculistico”.

Sono quindi in corso le indagini per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto attraverso l’escussione di testimonianze. Così da individuare il proprietario dell’animale e stabilire le eventuali responsabilità sulla mancata custodia. Di quanto successo è stata informata subito la procura della Repubblica di Spoleto competente per territorio che ha aperto un fascicolo. Il reato ipotizzato è lesioni colpose. Ancora un episodio grave quindi che coinvolge una canna dalla muscolatura particolarmente potente. E che ripropone il tema della gestione di questi animali.

‘Operato per una lesione palpebrale e del bulbo oculare’, aperto fascicolo per lesioni colpose

Di razze quali rottweiler e pittbull. Dopo una tragedia avvenuta nel maggio scorso, Giorgio Mulé, vicepresidente della Camera dei deputati, deputato di Forza Italia, aveva parlato della necessità di “una riflessione immediata sulla capacità di possedere e saper gestire cani che potenzialmente possono uccidere”. A suo avviso “non si tratta di ‘criminalizzare’ questa o quella razza, ma occorre certamente interrogarsi sugli strumenti e la coscienza che ogni proprietario di cani potenzialmente ‘pericolosi’ deve avere da quando decidere di possederne uno”.

E ad aprile dopo la tragedia di Eboli dove un bimbo di 15 mesi venne sbranato da due pitbull, il Codacons era tornato a chiedere “misure per garantire la sicurezza dei cittadini e limitare il fenomeno dei cani potenzialmente pericolosi”