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Morte bimba dimenticata in auto a Marcon, il papà: ‘Distrutto’, è indagato, il giallo del dispositivo di protezione

La piccola Agnese è morta dopo essere rimasta per oltre 5 ore nel Suv a Marcon

“Sono distrutto”. Lo ripete incessantemente papà Sirio. Devastato, straziato, fatica a credere che la piccola Agnese non c’è più. Un black out che lo sta lacerando. Per oltre 5 ore è rimasta nel Suv nel parcheggio della ditta dove lavorava a Marcon, in provincia di Venezia. Il genitore doveva accompagnarla al nido sulla strada che conduce da Zerman a Mogliano Veneto.

Il papà della piccola Agnese indagato per omicidio colposo: ‘Non riesce a darsi pace’, disposta l’autopsia

A rendersi conto della presenza della bambina di un anno in auto sono stati i colleghi durante la pausa pranzo. Immediati sono scattati i soccorsi ma per Agnese non c’è stato nulla da fare. Per i genitori è scattato il supporto psicologico. “Non riesce a darsi pace” – hanno riferito i legali del papà che è indagato per omicidio colposo. “Saranno effettuati accertamenti tecnici per ricostruire cosa è successo”. In particolare gli inquirenti si concentreranno sul dispositivo di protezione che avverte della presenza in auto di un bambino in caso di chiusura con il seggiolino ancora a bordo. É obbligatorio dal 2020.

Nelle nuove versioni è integrato mentre nelle altre si aggiunge e si collega per attivarlo. Disposta l’autopsia che sarà effettuata il 23 luglio. In queste terribili ore il parroco di Sant’Elena di Zerman, don Paolo, ha fatto visita ai genitori di Agnese, Sirio e Gloria, che vivono a Mogliano Veneto. “É la tragedia della loro vita. Di fronte a quanto è accaduto è anche difficile trovare la parole. Per ora resta la silenziosa vicinanza ad una famiglia che sta soffrendo e che deve sapere di non essere sola” – ha riferito al Il Corriere della Sera.

Il parroco di Sant’Elena di Zerman ha incontrato i genitori: ‘É la tragedia della loro vita’, lo psicologo: ‘Colpa dello stress’

“I meccanismi più frequenti legati a questi episodi, al di là di situazioni specifiche e particolari, sono legati proprio allo stress: può intaccare le nostre normali capacità comportamentali e cognitive, compresa la memoria. E amplifica gli automatismi nelle azioni e nel pensiero” – ha spiegato all’Adnkronos Salute David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop).

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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