Battipaglia, la magia della… Fi.Aba Disney: l’iniziativa del Polo autismo del Centro San Luca
8 Luglio 2024 - 16:40Michelle Comi lancia appello e trova fan che le paga una vacanza da sogno: ‘Con 10k non faccio neanche shopping’
8 Luglio 2024 - 23:06Gli investigatori della polizia spagnola e della Guardia Civil hanno acquisito i fotogrammi delle telecamere che il 30 giugno scorso hanno ripreso Giacomo Bozzoli nell’Hard Rock hotel di Marbella in Spagna. Inoltre la receptionist della struttura ricettiva avrebbe riconosciuto tra i clienti Giacomo Bozzoli.
Giacomo Bozzoli a Marbella il 30 giugno: la Guardia Civil ha acquisito le immagini dell’hotel dove alloggiava
L’Interpol che coordina la rogatoria della magistratura italiana che dà la caccia al latitante, condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario, il cui cadavere venne incenerito nell’altoforno dell’azienda di famiglia in provincia di Brescia, ha esteso le ricerche anche in sud America, dove l’uomo potrebbe essersi rifugiato sotto falsa identità con un passaporto contraffatto.
Le indagini della procura di Brescia e dei carabinieri, secondo quanto apprende LaPresse, si muovono su un doppio binario, su quello internazionale per la cattura del 39enne e su quello nazionale, nella criminalità dell’est, dove si cerca di scoprire chi potrebbe aver fornito a Bozzoli il passaporto falso con cui espatriare.
La pista dell’est per il cambio d’identità e il passaporto falso
La lente d’ingrandimento degli investigatori è puntata anche sul giro dei rottamai di etnia sinti che si rivolgevano a Giacomo Bozzoli per fondere l’ottone e che potrebbero avergli procurato il documento falso. L’imprenditore, secondo gli inquirenti, avrebbe la forza economica di vivere da latitante all’estero.