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8 Luglio 2024 - 15:42La Procura della Repubblica di Verona ha disposto l’autopsia sul cadavere di Erika Boldi, una ragazza mantovana di 26 anni, il cui corpo è stato ripescato domenica 7 luglio nel canale Tartaro, a Vigasio (Verona).
Erika Boldi è stata rinvenuta senza vestiti tra le griglie di una diga del canale
La giovane era nuda e il cadavere è stato ripescato tra le griglie di una diga del canale. A far scattare l’allarme uno dei manutentori del Tartaro. L’operaio si trovava lì per aprire quella chiusa e far abbassare il livello del fiume, viste le piogge dei giorni scorsi. Il corpo di Erika Boldi si trovava in una delle chiuse.
Il corpo è stato identificato dai carabinieri di Verona e Villafranca grazie ai numerosi tatuaggi dopo essere stato trasferito a medicina legale a Borgo Roma in attesa dell’autopsia. Sulla causa della morte gli investigatori non escludono alcuna ipotesi, ma sul corpo erano assenti ferite o segni di violenza fisica ma anche di acqua nei polmoni. Particolare che fa pensare che sia stata gettata in acqua dopo il decesso.
Nessun segno di violenza sul corpo ma neanche acqua nei polmoni, la madre aveva denunciato la scomparsa
La 26enne viveva a San Martino, in provincia di Mantova, ed aveva problemi di tossicodipendenza; potrebbe essere stata colta da malore dopo essersi tuffata in acqua. Non si esclude l’ipotesi dell’overdose. La madre e la sorella non avevano notizie da tempo e ne avevano denunciato la scomparsa. In queste ore sono stati ascoltati anche amici e conoscenti di Erika Boldi per cercare di ricostruire l’accaduto e formulare l’ipotesi di reato.