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16 Giugno 2024 - 16:52Ci sono “motivi passionali” dietro l’omicidio avvenuto a Bologna. La Squadra mobile ha fermato con quest’accusa un ucraino di 38 anni, già noto alle forze dell’ordine e ora indagato per aver causato la morte di un connazionale di 40 anni, Roman Matvieiev, muratore, dopo averlo brutalmente aggredito in un’abitazione di via Ferrarese. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Michele Martorelli.
Il 40enne Roman Matvieiev è morto in ospedale dopo essere stato rinvenuto agonizzante dal coinquilino
Il ferito era stato trovato dal coinquilino 52enne, un connazionale, riverso su una sedia e con varie ferite sul corpo e alla testa intorno alle 21:30 di venerdì 14 giugno. All’ospedale Maggiore dov’era stato trasportato dopo i soccorsi, il quarantenne era stato operato d’urgenza: gli era stata asportata la milza e aveva riportato una frattura al cranio.
Il 40enne, residente a Bologna da 5 anni, aveva perso moltissimo sangue. L’uomo è poi deceduto nella tarda mattinata di sabato 15 giugno. Durante gli accertamenti nell’abitazione, gli agenti della polizia scientifica hanno rilevato impronte latenti, riconducibili al fermato.
Fermato un connazionale 38enne, inchiodato dalle telecamere di videosorveglianza dell’abitazione
Le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza ne hanno catturato anche l’arrivo nella palazzina di via Ferrarese, dov’è entrato armato con un oggetto contundente e ne è uscito qualche minuto più tardi con tracce di sangue lungo il braccio. Il 38enne è stato poi rintracciato in zona Pilastro, su un’auto, e fermato su disposizione del pm. In questura è stato poi interrogato e condotto in carcere.