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12 Febbraio 2024 - 16:06Discriminata per il suo passato, bistrattata per il suo vecchio lavoro nel cinema hard. È quello che è successo all’ex attrice a luci rosse, ora showgirl e scrittrice Luana Borgia.
Luana Borgia avrebbe dovuto presentare il libro Oltre i confini in un circolo sportivo di Breganze il 17 febbraio
L’episodio si è verificato al Mavalà Bistrot, bar del circolo sportivo di Breganze, in provincia di Vicenza, in cui Borgia avrebbe dovuto presentare il suo libro, Oltre i confini del proibito (Pathos Edizioni), sabato 17 febbraio insieme alla conduttrice e autrice Patrizia Ferrato. Qualche giorno fa, la polizia locale di Breganze si è presentata al locale e ha di fatto vietato la serata in quanto “non è consono organizzare un evento con un personaggio del genere in un centro sportivo frequentato da famiglie e minori”, compilando addirittura un verbale.
Luana Borgia si racconta… Oltre i confini del proibito
«Non sono adatta al contesto di un circolo sportivo? Ma se sono una campionessa di equitazione e dressage! – Ha sentenziato, con non poco stupore, Luana – Nel libro parlo ampiamente della mia attività sportiva! E poi ho affiancato per anni Paolo Limiti in un programma pomeridiano di Rai Uno per famiglie!» I muri che ospitano il locale sono di proprietà comunale e c’è da supporre che qualche benpensante abbia male inteso lo scopo della serata e deciso di bloccare sul nascere l’evento, già comunque fissato e concordato con il locale e con tanto di locandine.
«È vergognoso – commenta Luana Borgia – Io non sono più un’attrice porno da anni, è una discriminazione quella che è stata fatta nei miei confronti. E pure ipocrita. Mi piacerebbe proprio sapere quanti film porno si sono visti, o magari si guardano tuttora, questi perbenisti. La società in cui viviamo accetta cose ben peggiori, ma non che una ex pornostar presenti un libro sulla sua vita».
‘Non sono adatta al contesto di un circolo sportivo? Vergognoso, ho chiuso con l’hard e sono stata etichettata senza alcun motivo’
E aggiunge: «È una situazione assurda! Mi sento etichettata senza alcun motivo, emarginata in panchina. Io ho chiuso col mondo del porno tempo fa e ho spedito il mio libro a molti personaggi della tv, tra cui Enrico Vanzina. Ci tenevo ad avere un suo parere, e lui mi ha ringraziato facendomi i complimenti. Come al solito ci si riempie la bocca di belle parole come “parità di genere” o “patriarcato” e poi l’uomo che fa porno è santificato ed elogiato, la donna che lavora nel porno e poi smette, anche a distanza di anni viene messa al rogo come le streghe ed etichettata sempre come una puttana».
Certo è che ora Luana Borgia e il suo ufficio stampa cercheranno altri luoghi, meno giudicanti e bigotti per presentare il suo libro, molto venduto e richiesto, per fortuna. Tanta amarezza è stata espressa anche dalla casa editrice che si è occupata della pubblicazione del libro:
‘L’uomo che fa un certo tipo di attività viene santificato, vorrei incontrare il sindaco per chiarire e ricevere le scuse’
«Scoprire che nel 2024, in un comune dell’evoluto Nordest italiano, e non in una remota provincia rurale dell’Afghanistan, il sindaco si prenda la briga di bloccare una presentazione di un libro (non uno spettacolo a luci rosse) in un bistrot, con intervento delle forze dell’ordine come se si volesse fermare uno scempio, mi lascia esterrefatto – commenta il direttore editoriale di Pathos Davide Denegri – A quanto pare le etichette esistono e non vengono cucite a tutti allo stesso modo. Come direttore editoriale, e soprattutto come uomo, considero l’accaduto un momento di follia istituzionale e alla nostra autrice (nonché donna) Luana Borgia va tutta la mia solidarietà».
Luana Borgia ha chiesto ufficialmente un colloquio con il sindaco di Breganze, Piera Campana, e con il vicesindaco, nonché assessore allo sport, Sebastiano Silvestri “per chiarire l’accaduto e ricevere delle scuse”.