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Tra giocatori convocati per la Coppa d’Africa, infortunati e influenzati la Salernitana si è presentata in piena emergenza allo Stadium per il match valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia contro la Juventus. Dopo l’illusorio vantaggio iniziale ed un discreto primo tempo, i granata sono crollati nella ripresa. Nonostante ciò i granata sbloccano subito il risultato con Ikwuemesi che sfrutta l’omaggio offerto da Gatti.
Ikwuemesi illude la Salernitana, Miretti e Cambiaso ribaltano il risultato nel primo tempo
I bianconeri reagiscono e trovano il pari con Miretti che sfrutta una bella sfonda di Cambiaso. Una follia di Sambia rischia di mettere nei guai i granata con un fallo evitabile su Gatti. Il Var revoca il rigore concesso da Ghersini perché l’intervento del difensore della Salernitana è di poco fuori area. La Vecchia Signora trova il gol del vantaggio con un cross che parte ancora dall’inesauribile Chiesa per Danilo che mette Cambiaso in condizioni di battere solo davanti a Fiorillo. Il portiere granata evita il tris con un intervento provvidenziale su Miretti.
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Nella ripresa i padroni di casa dilagano con Rugani che fa tris dopo la parata di Fiorillo su Milik. I cambi non scuotono la Salernitana con il poker bianconero che arriva dopo una discesa del talento Yildiz: il portiere granata respinge ancora ma la palla carambola su Bronn e finisce in rete. Al 43′ giocata personale del calciatore turco che fa un tunner a Gyomber e salta il molle Lovato prima di depositare nel sacco.
I granata crollano nella ripresa
Nel recupero eurogol di Weah con una conclusione che si spegne all’incrocio dei pali. I granata lasciano la Coppa Italia senza riuscire a limitare i danni. Ci vorrà ben altra prestazione nel match di campionato di serie A di domenica 7 gennaio all’Arechi ancora con la Juventus di Allegri.
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Fiorillo 6: salva su Miretti nel primo tempo, sfortunato in occasione del terzo e del quarto gol.
Daniliuc 6: non fa male da laterale destro, ruolo che potrebbe occupare anche nel match di campionato.
Bronn 5,5: torna titolare dopo tempo, regge nella prima frazione. La ripresa è un’altra storia, la Dea bendata non l’aiuta sul rimpallo dell’autogol.
Lovato 5: nella prima mezz’ora sembra offrire segnali incoraggianti, poi si rivedono le solite incertezze, i soliti errori. Nella ripresa rischia di ripetere il frittatone del match col Bologna, non affonda il tackle su Yildiz,
Sambia 4,5: la conclusione dalla distanza che impegna Perin è l’unico acuto di una serata da dimenticare. Gioca a destra, a sinistra anche esterno alto ma commette errori in serie. Rischia grosso con un intervento folle su Gatti: il Var lo salva.
Legowski 6: è l’unico centrocampista di corsa e lotta. Fa quel che può nel tentativo di limitare i danni (31′ st Borrelli 6: esordio in granata per il centrocampista della Primavera nella speranza di vedere sempre più giovani del vivaio granata gravitare in prima squadra lasciando anche il segno).
Maggiore 6: prova a gestire con saggezza i palloni che transitano dalle sue parti e a spezzare la manovra bianconera. Conferma di attraversare un buon momento. (1′ st Bradaric 5,5: un passo indietro rispetto alla prova di Verona. Non entra con il piglio giusto e sbanda spesso. Un bel cross nel finale, troppo poco).
Tchaouna 6: il gol al Verona sembra averlo sbloccato: acceso, ispirato anche se a volte tende a strafare. (10′ st Sfait 5,5: non gioca da tempo, mostra intraprendenza ma è ancora leggerino. Ha potenzialità ma non è ancora il suo momento).
Botheim 5: schierato da punta esterna, si impegna ma sbaglia tutti gli appoggi. Se era una prova d’appello l’ha gettata alle ortiche.(10′ st Simy 5: i compagni non lo aiutano, lui gestisce male diversi palloni).
Stewart 4,5: timido, impacciato, forse fuori posizione. Il giamaicano non riesce a tenere un pallone. Il giamaicano è fuori lista e probabilmente è fuori anche dai progetti futuri di Sabatini. (1′ st Gyomber 5,5: nel finale crolla anche lui dopo un discreto impatto).
Ikwuemesi 6: guadagna la sufficienza solo per il gol che illude i tifosi granata. Per il resto tanti errori con il nigeriano che spesso si intestardisce in infruttuose giocate personali.
