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29 Dicembre 2023 - 3:01É stato portato in carcere il 34enne Daniele Musciacchio, presunto killer del 42enne Nicola Ladisa, detto “Napoleone”, freddato la mattina di giovedì 28 dicembre in via Canonico Bux, nel quartiere Libertà di Bari.
La sparatoria nel quartiere Libertà di Bari
Il 34enne ha confessato agli agenti della Squadra mobile, guidati dal dirigente Filippo Portoghese, di aver colpito il cognato con cinque colpi di un revolver di piccolo calibro: uno l’ha ferito al collo, gli altri quattro al petto. L’uomo è stato ucciso mentre era in sella al suo scooter, un Aprilia 125, con almeno quattro proiettili, sparati in direzione di torace e addome. Inutili i soccorsi degli operatori sanitari del 118, che non hanno potuto che constatare il decesso dell’uomo.
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Il 34enne, marito della sorella di Ladisa, è stato sottoposto a fermo. Il movente del delitto potrebbe essere una questione legata all’eredità lasciata dal padre della vittima, morto il 30 maggio 2022. L’anziano ha lasciato ai figli alcuni appartamenti, un garage in via Babudri (di fronte via Bux, dov’e’ avvenuto l’agguato) in cui lavorava il 42enne e un lido balneare a Palese, quartiere di Bari . Il mancato accordo tra il 42enne e la sorella, sarebbe stato motivo dei litigi, che avrebbero coinvolto anche i rispettivi compagni.
Daniele Musciacchio ha confessato di aver ucciso il 42 Nicola Ladisa per questioni legate all’eredità del padre
Stamattina, intorno alle 9, Ladisa è stato ucciso al culmine di un litigio con il cognato, che ora risponde di omicidio volontario. A coordinare le indagini, passate dalla DDA alla procura ordinaria, il pm della procura di Bari , è Giuseppe Dentamaro. A chiarire le cause della morte sarà l’esito dell’autopsia che sarà svolta nelle prossime ore dal professore Antonio De Donno dell’istituto di Medicina legale del Policlinico