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27 Dicembre 2023 - 16:54La sua bimba di tre mesi respirava a fatica e così il papà chiama il 118 per portarla in ospedale. Una volta in strada, in attesa dell’ambulanza, un giovane chef, vista la gravità e la preoccupazione del padre, decide di accompagnarlo con la sua auto in ospedale ma quando arrivano a Boscotrecase, in provincia di Napoli, si rendono conto che la struttura, da tre anni, è priva del pronto soccorso.
Boscotrecase, il papà e la bimba sono stati accompagnati al pronto soccorso visto che l’ambulanza non arrivava
Vengono, così, dirottati in un altro ospedale, a Castellammare di Stabia. Ma quando arrivano per la bimba è troppo tardi. Tutto ciò, riporta il quotidiano Il Mattino, è successo il 23 dicembre scorso. Sarà ora una inchiesta della Procura di Torre Annunziata a far luce su quello che è successo.
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La bimba era affetta da bronchiolite: si dovrà, dunque, stabilire, se doveva essere ricoverata prima, se c’è stato un ritardo dei soccorsi. Il corpo della piccola sarà sottoposto ad autopsia. L’ospedale di Boscotrecase nel 2020 è stato trasformato in Covid center, e ha funzionato come tale fino al 2022, per essere poi riconvertito in struttura ordinaria senza reparto di emergenza/urgenza.
Il genitore ha scoperto che il pronto soccorso non funzionava da tre anni dopo la riconversione a Covid center
“Saranno le indagini della magistratura a fare piena luce sulla morte di una bimba di 3 mesi, respinta all’ospedale di Boscotrecase perché il pronto soccorso del nosocomio è chiuso da tre anni. Resta comunque la gravità di una situazione intollerabile sul fronte della sanità che viene costantemente negata in Campania, e che fa emergere in tutta la sua drammaticità pure l’inesistenza di una adeguata rete pediatrica”.
Lo ha dichiarato Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale della Campania. “Innegabile che nella nostra regione si continua a morire per il mancato riconoscimento di un diritto fondamentale. È vergognoso. Ai genitori della piccola un forte abbraccio e massima vicinanza per una tragedia che accomuna tutti i campani”.