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Cause morte Matthew Perry: ‘Effetti acuti della ketamina’

Svolta nell'inchiesta per la morte di Matthew Perry

La causa della morte di Matthew Perry sarebbe legata agli “effetti acuti della ketamina”. É quanto afferma la stampa Usa citando il medico legale del Dipartimento di Los Angeles.

Matthew Perry, i media americani anticipano i risultati dell’autopsia

Secondo i risultati dell’autopsia anticipati dall’emittente, le altre condizioni cliniche che avrebbero contribuito al decesso dell’attore, celebre per aver interpretato il ruolo di Chandler nella serie popolare ‘Friends‘, sarebbero una “malattia coronarica ed effetti significativi dovuti all’uso della buprenorfina, usata per trattare il disturbo da uso di oppioidi.

Matthew Perry, l’inquietante post su Instagram e la ricostruzione degli ultimi istanti di vita

Farmaci da prescrizione e pillole sfuse”, sarebbero poi state rinvenute nella sua residenza, afferma il rapporto. La modalità della morte è stata giudicata un incidente. Perry, 54 anni, è stato trovato morto il 28 ottobre nella vasca idromassaggio della sua casa nella zona di Pacific Palisades a Los Angeles.

L’attore era in terapia con infusione di ketamina, gli alti livelli hanno provocato il malore e il decesso per annegamento

Secondo il rapporto dell’autopsia era in terapia con infusione di ketamina e il suo ultimo trattamento è avvenuto una settimana e mezza prima della sua morte. Il rapporto afferma che aveva alti livelli di ketamina nel sangue e probabilmente ha perso conoscenza e poi è annegato.

Secondo il Pacific Neuroscience Institute, “La terapia con ketamina viene utilizzata per trattare la depressione, ansia, disturbo da stress post-traumatico, disagio di fine vita, dolore cronico, problemi di droga/alcol e altro ancora”.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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