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Brasile-Argentina, scontri durante gli inni: tifosi in campo, Messi prende una decisione (VIDEO)

Violenti scontri, la notte scorsa, allo stadio Maracaná di Rio de Janeiro, teatro dell’incontro tra Brasile e Argentina (0-1) per le qualificazioni ai Mondiali del 2026. La partita è iniziata con quasi mezz’ora di ritardo a causa di gravi incidenti sugli spalti.

L’Argentina sbanca il Maracanà: il match con il Brasile è iniziato con mezz’ora di ritardo per gli incidenti sugli spalti

I disordini sono iniziati mentre suonavano gli inni nazionali e in un settore occupato dai 3.000 ultras argentini presenti – la maggior parte dei quali mescolati con il pubblico locale – dove sono scoppiate risse con i tifosi brasiliani. La polizia è quindi intervenuta con forza per fermare il caos. L’episodio ha ricordato i tafferugli a Copacabana in occasione della finale di Libertadores tra Boca Juniors e Fluminense.

Messi perde le staffe e afferra per il collo il napoletano Olivera in Argentina-Uruguay (VIDEO)

Data la situazione, i giocatori argentini hanno lasciato il campo dirigendosi verso il luogo degli incidenti, mentre diversi spettatori argentini si sono lanciati nel terreno di gioco in cerca di protezione dalla repressione degli agenti.

Messi ha fatto rientrare la squadra negli spogliatoi

A quel punto, il capitano della nazionale Albiceleste, Lionel Messi, si è rivolto all’arbitro, il cileno Piero Maza, e con gesti eloquenti ha annunciato che avrebbe allontanato la squadra dal campo e si è diretto con i compagni negli spogliatoi in attesa che fosse ripristinata la calma. La partita si e’ conclusa con la vittoria in trasferta dell’Argentina per 1-0.

Un colpo di testa da parte del difensore veterano Nicolas Otamendi ha deciso il match. La vittoria al Maracana Stadium di Rio lascia l’Argentina in cima alla classifica di qualificazione ai mondiali con 15 punti in sei partite. La terza sconfitta del Brasile lascia i cinque volte campioni del mondo al sesto posto con sette punti in sei partite in attesa dell’arrivo di Ancelotti da giugno 2024. I verdeoro rischiano di non qualificarsi per i mondiali 2026.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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