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14 Novembre 2023 - 20:36Sono stati arrestati per omicidio volontario pluriaggravato e maltrattamenti in famiglia nell’ambito dell’inchiesta per la morte della figlia di appena 45 giorni, scomparsa il 2 settembre. Il Gip ha firmato la misura cautelare nei confronti dei genitori della piccola, Emanuele Savino, 26 anni, e Anna Gammella, di 19, coppia residente a Santa Maria a Vico, nel Casertano.
Svolta nell’inchiesta sulla morte della piccola Aurora: arrestati i giovani genitori
Dalle indagine condotta dalla procura di Santa Maria Capua Vetere e dai carabinieri di Maddaloni, è emerso che ad uccidere la piccola Aurora, come evidenziato dall’autopsia, non è stata solo l’acqua bollente con cui i genitori l’avevano lavata per uno dei primi bagnetti della sua breve vita, ma anche le botte ei maltrattamenti ricevuti.
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Una coppia che, nonostante la giovane età, ha anche altri due figli piccoli, che sono stati loro tolti subito dopo il delitto e affidati ad una comunità. Gli accertamenti medico-legali hanno rivelato che il papà avrebbe colpito violentemente alla testa la figlia neonata provocandole una doppia frattura al cranio e al viso e un grosso e visibile ematoma, e che tale condotta, insieme alle ustioni provocate dal bagnetto troppo caldo, avrebbero provocato la morte per insufficienza cardiorespiratoria. Troppo gravi le lesioni subite perché la neonata potesse sopravvivere.
Bagno con acqua bollente e botte alla testa fatali alla neonata, gli altri due figli della coppia affidati ad una comunità
Gli inquirenti hanno poi accertato che la coppia non avrebbe mai sottoposto la piccola, nei 45 giorni di vita, a visite mediche, ricorrendo a cura fai da te; sembra addirittura che usassero lo strutto come pomata per guarire le ferite provocate alla neonata.
Padre e madre sono stati incastrati anche dai messaggi scambiati nelle chat estrapolate dai cellulari sequestrati dopo il fatto, da cui è emerso il totale stato di abbandono della piccola e l’indifferenza verso le sue sofferenze. La morte della neonata aveva provocato uno choc nella comunità di Santa Maria a Vico. Lo stesso sindaco Andrea Pirozzi si era detto costernato perché conosceva bene i genitori del 26enne papà della neonata.