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5 Novembre 2023 - 17:40“Pensavo di essere immortale”. Stefano Tacconi si lascia andare ad un pianto a dirotto a Verissimo, nel corso della puntata del 5 novembre, nel parlare del suo ritorno a casa. “Sono stato innaffiato, leccato dai miei cani”.
Stefano Tacconi si commuove a Verissimo nel ricordare i giorni da incubo dopo il malore: ‘Innaffiato dai cani al ritorno a casa’
In studio in sedia a rotelle. L’ex portiere della Juventus ha ricordato i momenti che hanno preceduto il malore. “Erano alcuni giorni che avevo questo mal di testa, giravo ma non mi sentivo bene. Ho preso delle compresse ma non passava. Non immaginavo di avere qualcosa” – ha aggiunto precisando di aver perso un po’ di momenti importanti legati alla sua famiglia. “Però mi hanno visto vivo”.
Stefano Tacconi, l’uscita.. più bella: a cena con la famiglia a San Giovanni Rotondo (FOTO)
Tacconi ha riferito che la riabilitazione è stata dura. “Erano 25 anni che non entrava in palestra”. – ha aggiunto prima di ringraziare la moglie e il figlio Andrea che è stato sempre al suo fianco. “Andavano avanti indietro da Torino ad Alessandria, poi mia moglie che è molto devota di Padre Pio mi ha portato a San Giovanni Rotondo“.
‘I medici prima di operarmi hanno detto a mia moglie che non sapevano se sarei arrivato al giorno dopo’
Il 66enne perugino ha precisato che i medici gli hanno detto di stare attento perché l’emorragia può sempre tornare. “Sono sempre attivo, ho questo paura. Non posso fumare e bere vino. Mia moglie è stata forte… Quando mi hanno operato i medici le hanno detto che non sapevano se sarei arrivato all’indomani”. In studio è stato raggiunto dal figlio Andrea che era al suo fianco quando ha iniziato a sentirsi male ad Asti.
“Ha perso i sensi, per fortuna non è caduto a terra perché sono riuscito a prenderlo a volo e a non farlo sbattere con la testa per terra. Ho subito compreso che si trattava di un problema al cervello. Era il giorno del compleanno di mamma e non sono riuscito a dirglielo io inizialmente. Poi ci siamo sentiti e le ho detto di prepararsi al peggio” – ha spiegato Andrea Tacconi nel raccontare l’odissea del papà rimasto in coma per dieci giorni dopo l’aneurisma.
Il figlio Andrea sempre al suo fianco e la battuta sul medico
Nel ringraziare i dottori il 66enne ha rispolverato la sua vena ironica. “Peccato che uno di loro era interista”. Durante la trasmissione ha ricevuto i video messaggi di Totò Schillaci, Antonio Cabrini e dell’amico rivale Walter Zenga. La chiosa finale è per la moglie con la promessa di fare un viaggio a Sharm el Sheikh per l’anniversario di nozze: “Senza suocera però”.