Uccide la moglie a Rivoli, affida la figlia a un collega e si toglie la vita: si erano trasferiti dall’Agro

Un nuovo drammatico femminicidio si è consumato a Rivoli, in provincia di Torino, in un appartamento di via Montebianco 19/2. La 32enne Annalisa D’Auria, originaria di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, è stata uccisa sabato 28 ottobre in casa dal marito, il 36enne Agostino Annunziata, originario di Pagani (Salerno).

Annalisa D’Auria è stata accoltellata alla gola da Agostino Annunziata a Rivoli, la coppia si è trasferita dal salernitano

L’ha accoltellata alla gola ed ha chiamato la madre per raccontarle cosa aveva fatto. Quest’ultima ha allertato il 112 che non è riuscito a fermare l’uomo che si è tolto la vita. Genitori di una bambina di 3 anni, si erano trasferiti da tempo nel comune nell’area metropolitana di Torino.

Annalisa D’Auria lavorava come bidella nella vicina Pianezza, all’istituto tecnico agrario Dalmasso, e l’uomo come operaio alla Massifond, un’azienda del comparto automobilistico, una fonderia di metalli ferrosi, getti di ghisa, modelleria e officina meccanica, che nella vicina Orbassano ha i capannoni e due silos. 

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Proprio da uno dei silos l’uomo si è gettato, uccidendosi, dopo aver affidato la figlia, che aveva portato con sé, ad un collega asserendo che si sarebbe allontanato per pochi minuti. Nella loro casa di Rivoli, a quanto emerge, l’uomo aveva trascorso per vicende legate a stupefacenti circa un anno ai domiciliari. A scatenare la furia omicida sarebbe stata la gelosia nei confronti della consorte.

Dopo il femminicidio ha chiamato la madre, si è recato a lavoro con la figlia e si è tolto la vita gettandosi in uno dei silos

Ai carabinieri non risultano denunce per violenze domestiche di Annalisa D’Auria nei confronti di Agostino Annunziata o altro legato alla vita familiare. I colleghi di lavoro attuali lo descrivono come “uno sportivo, sempre in palestra, molto generoso” e, prima dell’impiego come operaio, viene riferito che era stato per un periodo un militare, ma aveva poi abbandonato questa occupazione. La figlia della coppia è stata accompagnata all’ospedale infantile Regina Margherita per controlli, in attesa dell’affidamento a qualche parente.