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29 Maggio 2020 - 6:49I tifosi della Juventus attendevano quella sfida dalla sfortunata notte di Atene di due anni prima. Allora furono Magath e l’Amburgo a negare la Coppa dei Campioni alla Juventus di Zoff, Rossi, Platini e Boniek. Il 29 maggio 1985 all’Heysel di Bruxelles i bianconeri sognavano di chiudere un ciclo indimenticabile sollevando al cielo quel trofeo che le era sempre sfuggito all’ultimo traguardo. Di fronte i campioni in carica del Liverpool che l’anno prima avevano trionfato all’Olimpico ai rigori contro la Roma.
Un’ora e mezza prima dell’inizio della partita iniziarono a circolare le prime notizie relative agli scontri tra gli hooligans inglese e tifosi italiani. Le notizie erano frammentarie ed in un primo momento si pensava a scaramucce prontamente sedate dalle forze dell’ordine.
La partita maledetta, il dramma nel settore z: 39 vittime
Il ritardo del calcio d’inizio e le prime immagini in diretta lasciarono solo intuire quello che era già accaduto ma che sarebbe stato comunicato solo diverse ore dopo. Trentanove persone persero la vita in seguito agli scontri verificatisi nel settore Z, quello occupato dai tifosi della Juventus. In molti restarono schiacciati nel tentativo di sfuggire alla furia inglese che erano riusciti a forzare i cancelli. In tanti si ammassarono verso un muretto e c’è chi si lanciò nel vuoto nel disperato tentativo di sottrarsi alla calca. Sotto la pressione dei tifosi il muro cedette. Fu una tragedia nella quale morirono 32 italiani.
Juventus-Liverpool (1-0) in campo nonostante la tragedia, le critiche per l’esultanza a fine partita
Le autorità decisero di giocare ugualmente il match temendo conseguenze peggio. La partita maledetta andò in scena alle 21:37 con la Juventus che riuscì a vincere per la prima volta la Coppa dei Campioni con il gol di Platini su rigore all’11’ della ripresa. I calciatori furono criticati per aver festeggiato a fine partita la vittoria con i tifosi. Il giorno dopo chiarirono che erano a conoscenza solo in parte della portata della tragedia. In seguito alla tragedia consumatasi 34 anni fa all’Heysel le squadre inglesi furono escluse dalle Coppe Europee per cinque anni.
#AccaddeOggi
Dopo la telecronaca, ricordiamo i 90’ che precedono #Liverpool–#Juventus con la sintesi della drammatica radiocronaca dallo stadio #Heysel, di #EnrticoAmeri e @NESTIChannel.
Versione ampia:https://t.co/gOFbsEX38F@juventusfc@Museo_Virtuale pic.twitter.com/pfj1yguoQ2— Vittorio Capello (@CapelloV) 28 maggio 2019
“Un’ultima preghiera, mia dama, prima della sera. Un bacio ai fratelli dispersi nel Belgio. Rimboccali meglio, ché non sentano più freddo sotto il manto delle nostre bandiere”.
+39. ❤#Heysel #29maggio1985 #InMemory pic.twitter.com/wRDAHhXmfw— Monica Romeo (@Juv3girl37) 28 maggio 2019
#Heysel il 30/5/’85 decisi di tornare all’Heysel,dopo la strage della sera prima.Dovetti litigare coi gendarmi per entrare,poi riuscii a raggiungere il Bloc Z e a poggiare un mazzo di fiori.Non sapevo che da sotto un fotografo stesse scattando una foto. L’ho scoperto 30 anni dopo pic.twitter.com/xTChQFIfCK
— emilio targia (@EmilioTargia) 30 maggio 2018
E’ difficile aggiungere ancora parole, e’ dentro me. E’ negli sguardi incrociati quella notte, è in quei lenzuoli sporchi di sangue, e’ nelle grida, e’ nei comportamenti della polizia belga e nella follia di quelle bestie. #Heysel pic.twitter.com/DzB684eZRV
— Nicola De Bonis (@NicolaDeBonis) 28 maggio 2018