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8 Ottobre 2023 - 14:54“Perché ho lasciato la Rai? È come se uno ti dicesse che non ti rinnova l’affitto di casa: o dormi per strada; o vai a cercare un’altra casa”.
Fabio Fazio è tornato a parlare dell’addio alla tv di Stato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. “Non me ne sono andato di nascosto. Ho avuto un’offerta importante ed entusiasmante da Warner Bros Discovery, un gruppo che mi cercava da sei anni”.
Fabio Fazio sull’addio alla Rai: ‘Non sono scappato di nascosto, se fossi organico al Pd o ad altri sarei ancora al mio posto’
Poi entra nel dettaglio. “A marzo l’ad mi disse che non sarebbe rimasto e non poteva rinnovare il contratto. A quel punto cominciò la trattativa con Discovery. Non sono scappato di nascosto col favore dell’oscurità. Salvini, col suo ‘belli ciao’ ha firmato l’uscita. Se fossi organico al Pd o a chiunque altro sicuramente sarei ancora in Rai. Non ho mai avuto nessun tipo di aiuto, e non mi sognerei di chiederlo. Perché se chiedi aiuto hai finito di fare il tuo lavoro. La libertà è una sorta di solitudine”.
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Stuzzicato su quanto percepirà a Discovery il conduttore fa melina. “Mi trovi una sola affermazione in cui faccio il martire. Vado in un’azienda in cui mi sento benvoluto, a fare un lavoro ben pagato. Quanto? L’aspetto meraviglioso di lavorare nel privato è poter rispondere a questa domanda: fatti miei. Posso dire che un punto di share vale milioni”.
Il nuovo corso di Viale Mazzini non convince Fabio Fazio. “In Rai, ma onestamente più in generale nel Paese, si ha l’impressione che si sia abdicato all’idea di pubblico, trasformandolo in governativo. É come se, quando cambia il sindaco, cambiasse il tragitto dell’autobus”.
‘Quanto guadagno? L’aspetto meraviglioso del privato è poter dire fatti miei
Poi si sofferma sul governo Meloni: “Ha fatto quello che pensavo facesse. Non potendo fare granché, sta dedicando molta attenzione a battaglie identitarie, nessuna delle quali mi sembra accettabile. Rispetto a Schlein ci sta provando, in una situazione complicata”.
Poi un passaggio su Salvini. “Mi ha colpito quando ha detto che i migranti arrivano con il telefonino e le scarpe. Le scarpe sono una cosa che definisce la nostra umanità. L’ho trovata una frase di una violenza definitiva, senza ritorno”.