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La giovane speleologa Giorgia Parente, originaria di Polla (Salerno) intrappolata nella grotta del Falco nel comune di Corleto Monforte, nel salernitano, è stata raggiunta e tratta in salvo alle 11:50 di martedì 15 agosto.
La 25enne pollese Giorgia Parente è scivolata ad una profondità di 130 metri: recuperata con una ferita all’arto inferiore
Quando è stata recuperata, la donna presentava delle ferite lacero-contuse agli arti inferiori ed è stata immediatamente assicurata alle cure del personale del 118 presente sul posto. La 25enne è scivolata, nella serata di lunedì 14 agosto alla profondità di circa 130 metri, provocandosi un trauma ad un arto inferiore. Al momento dell’incidente si trovava con un gruppo di amici.
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Sul posto, oltre i tecnici del Soccorso Speleologico della Campania, sono intervenuti anche squadre dalla Puglia, Lazio, Abruzzo, Umbria, Marche, Emilia Romagna e Sicilia. Le operazioni di soccorso sono state coordinate dai vigili del fuoco. La morfologia della cavità rocciosa, con tratti molto stretti e inaccessibili all’uomo, ha richiesto l’intervento delle squadre di ‘disostruttori’ del Soccorso speleologico.
La passione per il podismo e per gli sport estremi
Una squadra composta da tecnici umbri e siciliani ha provveduto ad allargare i tratti più angusti della grotta per consentire l’agevole passaggio della barella. Giorgia Parente è una podista, appassionata di sport estremi come l’arrampicata, come testimoniato dalle numerose foto condivise sui suoi profili social.
