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Omicidio suicidio a Rimini, il figlio 16enne rientra e trova i corpi privi di vita dei genitori

Un omicidio-suicidio si è consumato nel pomeriggio di lunedì 19 giugno in un appartamento di via Gambalunga Rimini. Un uomo, un italiano di 50 anni, ha sparato e ucciso la moglie di origine moldava in casa. Con la stessa arma si è poi tolto la vita. L’episodio risalirebbe almeno a due giorni prima ma a riguardo sono in corso verifiche.

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Cinquantenne italiano ha ucciso la moglie moldava: il decesso risalirebbe a due giorni prima

É stato il figlio 16enne a trovare i propri genitori morti intono alle 17:15. Secondo quanto si è appreso aveva trascorso qualche giorno fuori con la fidanzata e al suo arrivo nello stabile ha trovato la porta di casa chiusa e ha chiamato i genitori al telefono.

Non ottenendo risposta, ha chiesto aiuto ad alcuni condomini per riuscire ad entrare nell’appartamento. Una volta entrato, la scoperta dei corpi senza vita dei due nella camera da letto. In mano all’uomo la pistola, regolarmente detenuta, usata, per uccidere la moglie 48enne per poi suicidarsi nell’abitazione di via Gambalunga a Rimini.

Ritrovati dal figlio che aveva trascorso qualche giorno dalla fidanzata

Sul posto la polizia di Rimini, gli uomini della Squadra Mobile, la Scientifica e il medico legale. Presente anche il sostituto procuratore, Annadomenica Gallucci che ha disposto l’autopsia dei corpi. In base al primo esame medico-legale la morte della coppia risalirebbe a due-tre giorni fa. Non avevano mai dato segni di inquietudine e non erano mai stati segnalati litigi che lasciassero presagire un simile epilogo.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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