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7 Giugno 2023 - 18:51Due anni e 6 mesi la durata della messa alla prova per la ragazza, 17 anni all’epoca dei fatti, accusata di concorso anomalo nel tentato omicidio di Davide Ferrerio, il 22enne bolognese, aggredito l’11 agosto 2022 a Crotone e ora ricoverato in coma irreversibile nel capoluogo emiliano. Questa la decisione del Gup del Tribunale dei minorenni di Catanzaro Emanuela Folino
Davide Ferrerio, la ragazza era accusata di concorso anomalo in tentato omicidio
La giovane è all’origine dell’aggressione compiuta da Nicolò Passalacqua, di 22 anni, che colpì Davide scambiandolo per uno spasimante dell’allora 17enne. L’uomo che aveva inviato dei messaggi alla giovane in realtà era un 32enne che si celava sotto un profilo falso con il nome di un ex fidanzato. Per questo la mamma della giovane, di 42 anni, aveva organizzato un appuntamento per scoprire chi fosse l’uomo. La ragazza, insieme ad un gruppo di parenti e a Passalacqua si era recata davanti al Tribunale.
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Qui hanno incrociato il 32enne che, capito che l’appuntamento poteva essere una trappola, si è defilato e, dopo aver raggiunto l’auto, ha inviato un messaggio alla ragazza dicendo di avere “una camicia bianca”. In quel momento passava Davide, del tutto estraneo alla vicenda, che è stato puntato da Passalacqua ed aggredito con un calcio alle costole ed un pugno alla testa proprio perché indossava una camicia bianca.
Scarcerata e trasferita in una struttura protetta: svolgerà attività a favore di persone disabili
La ragazza, difesa dall’avvocato Aldo Truncé, è stata processata davanti al Tribunale dei Minorenni di Catanzaro e si è avvalsa del rito abbreviato; nei suoi confronti era stato già disposta la messa alla prova il 5 aprile scorso. Questa mattina il gup, dopo aver ascoltato il programma proposto dalle assistenti sociali, nonostante la contrarietà del procuratore dei Minorenni Maria Alessandra Ruberto, ha determinato in 2 anni e 6 mesi (questi ultimi già scontati) la durata della messa in prova. Inoltre ha revocato la misura degli arresti domiciliari e disposto la scarcerazione.
La giovane, che si trova ora in una casa protetta a Messina, svolgerà l’attività a favore di persone disabili con l’obbligo anche di terminare gli studi e seguire alcuni progetti di recupero proposti dalle assistenti sociali.