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30 Marzo 2023 - 19:50“Ero convinta che mamma volesse avvelenarci”. Il processo per l’omicidio di Laura Ziliani ha vissuto un momento cruciale con la deposizione in aula delle figlie, Silvia e Paola Zani, accusate con Mirto Milani del delitto della madre.
Le figlie di Laura Ziliani hanno deposto davanti ai giudici della Corte d’Assise di Brescia
Le due sorelle hanno avuto un approccio diverso davanti ai giudici della Corte d’Assise di Brescia. Silvia Zani ha confessato l’omicidio ma ha quasi provato a giustificare l’orribile gesto riferendo che temeva di essere uccisa dalla vigilessa di Temù, in provincia di Brescia.
“Ne ero sicura al 300 per cento che volesse avvelenarmi. Non so perché volesse farlo… Forse perché volevo gestire in maniera diversa gli immobili ereditati dopo la morte di papà o perché sono una rompiscatole. Ora dopo tanti mesi non sono più sicura” – ha ribadito dopo che un anno fa, in sede di confessione, aveva già dichiarato un anno fa in sede di confessione.
Laura Ziliani
Paola Zani in lacrime: ‘Chiedo scusa a tutti’
Diverso il comportamento di Paola Zani che non ha trattenuto le lacrime ed ha chiesto scusa. “Voglio chiedere scusa a tutti. A mia madre che ho ucciso, ai miei zii, a mia sorella, a mia nonna, a tutte le persone di Temù. Mi rendo conto di aver ferito tutti”.
La figlia di Laura Ziliani ha provato a scagionare Mirto Milani sostenendo che quando il fidanzato è intervenuto la madre era già deceduta. “Quando è intervenuto in camera dove io soffocavo mamma e mia sorella la teneva ferma, credo che mia mamma fosse già morta. L’ho rielaborato in questi mesi di carcere”.